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Slovenia: vignette, mazzata per i turisti (La Voce del Popolo 28 giu)

WASHINGTON – La Slovenia, punto d'incrocio per gli europei che vanno in Croazia, Grecia e nel resto dei Balcani, ha mandato su tutte le furie i paesi vicini con l'introduzione delle vignette autostradali proprio quando i turisti iniziano il viaggio verso le spiagge adriatiche. Lo afferma l'agenzia giornalistica americana Bloomberg, la quale fa l'esempio di una segretaria tedesca che all'inizio di giugno ha pagato 5,5 euro per recarsi alla spiaggia, mentre per il ritorno dovrà sborsare 35 euro per la vignetta semestrale.
Gli automobilisti austriaci e tedeschi hanno definito un “furto” l'aumento del costo del transito attraverso la Slovenia e hanno richiesto l'intervento della Commissione europea, in quanto con il proprio comportamento la Slovenia viola uno dei principi basilari dell'UE, quello della libertà di circolazione, asserisce l'agenzia Bloomberg. Nel dispaccio l'agenzia ha citato anche la risposta del Ministero sloveno del traffico, il quale ha spiegato che il nuovo sistema contribuirà alla scorrevolezza del traffico, ridurrà l'inquinamento e produrrà notevoli risparmi agli automobilisti locali e alle persone che si mettono spesso in viaggio. L'agenzia ha fatto l'esempio dell'Austria, che nel 1996 ha introdotto le vignette, senza possibilità di prevederne alcune a corta scadenza. L'UE ha costretto l'Austria a ritornare sui suoi passi e oggi vi si possono acquistare anche vignette della durata di 10 giorni, al prezzo di 7,70 euro. Vignette a breve scadenza sono oggi in vendita anche nella Repubblica ceca, in Slovacchia e in Ungheria, mentre l'Italia e la Croazia praticano ancor sempre il vecchio sistema di pagamento dei pedaggi sulle autostrade.

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