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Slovenia e Croazia: «Tifone Grillo? Rischio fascismo» – 05mar13

Meritano la prima pagina in Slovenia e Croazia le elezioni politiche in Italia. Il Delo di Lubiana titola: «L’Italia non sa come sarà governata»; lo Jutarnji List di Zagabria: «Berlusconi e Bersani combattono per il governo, al comico un quarto dei voti». Il quotidiano croato racconta lo spoglio delle schede e spiega il sistema elettorale italiano alquanto complesso e, per certi versi, bizzarro.

Ma interessante è l’analisi croata del voto a favore di Grillo. Per lo Jutarnji, infatti, il M5S altro non è che il manifestarsi di una forte dose di populismo, lo stesso che negli anni passati veniva rappresentato dalla Lega al Nord e che oggi invece vine “giocato” da Grillo «dalle Alpi a Lampedusa». Ma il populismo, avverte il quotidiano croato, altro non è se non la porta d’ingresso che porta al fascismo già al potere in Italia dal 1922 a tutta la Seconda guerra mondiale.

Lo sloveno Delo, invece, pubblica in prima pagina un commento dal titolo emblematico: «Come ci assomigliamo!» alludendo alla situazione politica italiana e a quella slovena. Il commentatore Tone Hocevar, corrispondente da Roma, sostiene che in Italia adesso nessuno sarà in grado di governare. E anche lui si sofferma sul fenomeno Grillo. E bastato urlare contro le ruberie della classe politica, e il basso profilo dell’Italia in Europa per ottenere il 25% dei voti. E questo senza un programma, senza che Grillo si candidasse e con «le riunioni del movimento che si svolgevano nelle osterie». «Così ha vinto l’antipolitica professata dal poco serio urlatore Beppe Grillo».

Mauro Manzin
“Il Piccolo” 27 febbraio 2013

 

 

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