Simone Cristicchi porta una sedia in spalla, una come tante di mezzo secolo fa. Lo si vede così nella foto del suo spettacolo musicale “Magazzino 18” e, ancora una volta, si tratta di una pagina di storia recuperata e messa al caldo, al sicuro. Fa così, da un po’ di anni il cantautore romano, canta e si occupa di poesia, manicomi, guerra. E alla seconda guerra mondiale torna, stasera al teatro Verdi di Martina Franca (info 080. 480.50.80) e domani [8 gennaio, ndr] alle 21 al “Sistema Garibaldi” di Bisceglie (info 080.395.78.03), stagioni realizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, con “Magazzino 18”, edificio del Porto vecchio di Trieste che raccoglie sedie, materassi, oggetti, memoria oggettistica delle persone che di lì passarono. Erano esuli e il loro era un esodo determinato dal trattato di pace del 1947 che fece perdere all’Italia buona parte dei territori di Istria e fascia costiera.
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