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Risarcimenti agli esuli istriani90 milioni di dollari mai spesi – 16feb15

 

Neanche 90 milioni di dollari (e relativi interessi) potranno guarire le ferite della tragedia delle foibe e dei profughi italiani che fuggirono da Istria e Dalmazia divenute jugoslave. A pochi giorni dalla «giornata del ricordo» e a 70 anni da quegli eventi storici la questione resta d’attualità per via dei 90 milioni che i governi di Slovenia e Croazia hanno depositato su un conto estero e che sono destinati a risarcire il danno patito dagli italiani scappati da Fiume, Pola, Zara e da tutti i territori nel ’45 assegnati a Tito. Di quei soldi si è parlato in un incontro tenutosi giovedì scorso a Roma: ma mentre il governo italiano è intenzionato a incassarli, le associazioni degli esuli si oppongono, sostenendo che accettare i 90 milioni vorrebbe dire chiudere una partita i cui costi sono stati ben più pesanti. Dal ’45 le vittime del duplice dramma consumatosi lungo il confine italo – jugoslavo non hanno avuto alcun tipo di riparazione; eppure il trattato di Osimo, firmato nel ’75 tra Roma e Belgrado sanciva questo diritto e a quello dovevano servire i 90 milioni accantonati dai due stati subentrati dopo le guerre balcaniche degli anni ’90. Parevano dimenticati per sempre, quei dollari, destinati a perdersi come la memoria di quei fatti ormai lontani e invece proprio la tenacia delle associazioni interessate ne ha rimesso al centro l’importanza.

 

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http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_14/foibe-risarcimenti-agli-esuli-istriani-90-milioni-28c46a5a-b440-11e4-9e87-eea8b5ef37a3.shtml

 

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