L’imbarazzo delle ambasciate e i gesti del governo sloveno. Che prima concede fior di quattrini, ma poi smentisce la possibilità di risarcire gli italiani. È ormai un caso diplomatico internazionale quello dei rimborsi agli esuli istriani che si sono visti assegnare migliaia di euro da Lubiana per i danni subiti durante il regime comunista. Denaro partito dalle casse pubbliche oltreconfine con l’intermediazione di alcuni avvocati sloveni e autorizzati da una commissione del ministero della Giustizia. A beneficiarne 1.500-1.800 triestini per ben 700 mila euro, stando ai calcoli dell’Unione degli Istriani. Nonostante la legge non lo preveda, come confermato dallo stesso dicastero straniero. Ora stanno indagando le forze dell’ordine slovene ma sulla vicenda, giorno dopo giorno, emergono altri particolari e nuove carte che “inchiodano” le autorità di Lubiana e gli studi legali che hanno avviato le pratiche. L’inchiesta, delicatissima sotto il profilo dei rapporti tra Paesi, tanto più in vista della visita di fine mese in Slovenia del Capo dello Stato Sergio Mattarella, è ben nota all’ambasciata italiana.
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