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Ricorrenze ignorate (Il Piccolo 02 ago)

LETTERE

Con la segnalazione del 12 luglio, intitolata «Data da ricordare», il lettore Silvano Subani ha voluto riferirsi allo storico episodio poco commemorato, del 12 luglio 1945, quando i partigiani jugoslavi furono costretti a lasciare la città di Trieste su ordine del comando Alleato. Tale imposizione fu subito rispettata dalle truppe del maresciallo Tito il quale con grande capacità politica seppe conquistarsi la fiducia degli Alleati specialmente dopo l’espulsione dal Cominform, arrivando a costituire un nuovo stato socialista jugoslavo in cui venne annesso il territorio italiano che si estendeva sino al Quarnaro. Tuttavia altre due importanti date risultano pure poco celebrate e cioè quella del 25 luglio 1943 che segnò la destituzione del fascismo, cui fece immediato seguito l’Armistizio dell’ 8 settembre 1943.

Forse già per queste due difficili azioni d’interesse internazionale, si sarebbe dovuto salvaguardare l’integrità del territorio italiano dopo la morte di Tito e la spartizione dell’ex Jugoslavia, come è avvenuto per la ricostituzione di tutti i paesi che l’avevano formata. Ha detto bene quindi il Subani riferendosi alla mancata commemorazione di certe ricorrenze, che «almeno per i più giovani sarebbe necessario darne segnalazione per far loro meglio comprendere la storia di queste terre», specie ricordando l’antica testimonianza del nostro sommo poeta Dante Alighieri che dice «sì come a Pola, presso del Carnaro che Italia chiude e suoi termini bagna».

Guido Placido

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