Ragusa rende omaggio a Francesco Cossiga

L’ex Presidente della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga (Sassari, 26 luglio 1928 – Roma, 17 agosto 2010), è stato proclamato cittadino onorario di Ragusa (Dubrovnik). Lo ha deciso il Consiglio municipale della città dalmata nel corso della sua prima sessione del 2023. Ad annunciarlo è stato il presidente del massimo organo deliberativo municipale, Marko Potrebica, che nel farlo ha affiancato al nome del defunto Capo di Stato l’appellativo di “Gospar”. ”Tutti gli anni, prima della Festa di San Biagio (Patrono di Ragusa/Dubrovnik, ricorre il 3 febbraio, nda), il Consiglio municipale decide chi tra i candidati sarà insignito dei riconoscimenti destinati ai meritevoli, che in virtù del loro operato hanno contribuito alla promozione della Città”, ha dichiarato lunedì scorso Potrebica. “Di regola – ha proseguito – vengono assegnati i premi annuali e quello per l’opera omnia. Quest’anno, in via eccezionale è stato stabilito di proclamare pure un cittadino onorario”. Quest’ultimo riconoscimento è stato assegnato, postumo, al Presidente Cossiga, il primo Capo di Stato straniero ad aver visitato la Repubblica di Croazia, il 17 gennaio 1992, in seguito alla proclamazione dell’indipendenza. Cossiga, si ricorda, visitò Ragusa (Dubrovnik) nel 1994 – quando rivestiva il ruolo istituzionale di senatore a vita –, raccogliendo l’invito dell’allora arcivescovo, mons. Želimir Puljić.
Il pittore Josip Pino Trostmann, è stato insignito del Premio opera omnia. I premi annuali sono stati assegnati a Lady Jadranka Beresford-Peirse, Paul Davies, Ante Delija, Fred e Phyllis Meurer e alla Scuola turistica e alberghiera di Ragusa (Dubrovnik). Prima di Cossiga il titolo di cittadino onorario di Ragusa era stato conferito a Giovanni Paolo II, Ivan Supek, Katy Wilkes, Christopher Patten, Stjepan Mesić e al generale Ante Gotovina.

Il 21 luglio 1994

Come riportato in un’informativa pubblicata dall’agenzia stampa IKA il 21 luglio del 1994, durante il ricevimento organizzato nella Curia arcivescovile in onore di Cossiga, proponendo un brindisi, mons. Puljić disse, tra l’altro: “Grazie per aver risposto al mio invito a visitare questo monumento di cultura e arte umiliato dalla guerra, ma orgoglioso”. “La sua presenza – proseguì l’arcivescovo – mi ricorda gli ‘anni di piombo’ della guerra del 1991 e 1992 quando, tra l’altro, scoprimmo che c’erano amici che non facevano orecchie da mercante alle nostre invocazioni e grida d’impotenza che rivolgevamo al mondo. Mi ricorda anche quel gesto indimenticabile quando ordinaste alla nave militare San Marco di far rotta verso Ragusa assediata. Non c’è da stupirsi che in questa città sia scoppiata un’esclamazione spontanea ‘Viva l’Italia! Lunga vita al Presidente Cossiga’. Tali eventi non sono dimenticati. Soprattutto quando sono intrisi di chiarezza e audacia. E se in quel momento ci fosse stato un altro politico europeo in posizione di responsabilità, con idee e atteggiamenti così chiari, sono certo che la ruota della guerra avrebbe girato diversamente. Avrebbe evitato così tante sofferenze inutili e salvato così tante vittime innocenti”, affermò Puljić.

Fonte: La Voce del Popolo – 25/01/2023

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Francesco Cossiga fu il primo Presidente della Repubblica a recarsi alla Foiba di Basovizza

 

 

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