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Raduno in casa per i Dignanesi (Voce del Popolo 04 giu)

DIGNANO – Ricchi appuntamenti e bel tempo hanno caratterizzato il Raduno dei Dignanesi, che ha avuto luogo appunto a Dignano a fine maggio – inizio giugno. È stato un incontro con il piacere dell’incontro e dello stare insieme, nel corso del quale, comunque, è stato possibile gustare anche momenti artistico culturali.

Procediamo con ordine. Domenica 30 maggio, in mattinata, si è avuta nell’atrio di Palazzo Bradamante l’inaugurazione della Collezione permanente “Stemmi di rettori e famiglie notabili dignanesi”. Gremito, per l’occasione, l’atrio della sede comunitaria (il Progetto è stato realizzato, appunto, dalla locale Comunità degli Italiani con i mezzi avuti dal MAE italiani, Unione Italiana, Città di Dignano e Regione Veneto): per l’occasione il coro della CI, diretto dalla M.a Orietta Šverko ha intonato “O bell’Istria”. Ha fatto seguito la messa solenne in lingua italiana, officiata nel Duomo di San Biagio dal parroco di Dignano, don Marijan Jelenić, e di seguito ancora, la commemorazione dei Defunti con toccanti interpretazioni, al camposanto, del coro comunitario e con la benedizione di don Jelenić. A fine messa una foto ricordo di tutti i partecipanti al Raduno.

Sempre domenica, il pranzo collettivo. Niente invita al dialogo come la (buona) tavola, ed allora, quella del pranzo è stata un’ottima occasione per ricordare.

Lunedì si è avuta una bella passeggiata guidata lungo le strade di Pola e nel pomeriggio una camminata per la campagna dignanese alla (ri)scoperta delle casite sul tragitto Santolina, Fontana, Salvella, San Francesco. Più tardi, in serata, la presentazione del volume “La couseina boumbara – ricettario dignanese” edito dalla Comuntà degli Italiani di Dignano.

Un’altra gita fuori porta è stata organizzata martedì mattina: chi ha voluto ha potuto fare visita a Rovigno e al Centro di Ricerche Storiche.

Sempre in mattinata una delegazione composta da rappresentanti della CI e della Famiglia dignanese è stata ricevuta dal sindaco di Dignano, Klaudio Vitasović. Un incontro tra CI e Famiglia Dignanese è servito poi per definire le strategie future. È stato deciso di far diventare tradizionale il Raduno a Dignano e di inaugurare una componente progettuale comune, per creare e realizzare progetti di recupero.

In serata lo spettacolo a Palazzo Bradamante.

Ha aperto il programma il coro comunitario che ha proposto diversi canti del ricco repertorio. La sala polivalente della Comunità, gremita in ogni ordine di posti ed oltre, tanto che molta gente, come è stato per il Ricettario, ha seguito la serata dal corridoio, ha potuto gustare anche poesie nel dialetto istroromanzo. In conclusione di serata il concerto del M.o Luigi Donorà, che ha proposto belle musiche da camera. Ha impreziosito la serata, nel vero senso della parola, la bravissima soprano Selli Franco: tanti applausi per le sue interpretazioni fino ad arrivare al bis. Immancabile, nel finale, lo scambio dei doni tra i presidenti della Comunità degli Italiani, Carla Rotta, e della “Famiglia dignanese”, Luigi Donorà. Su tutto l’invito di Carla Rotta a ritornare a Dignano per tutti i Raduni prossimi futuri, perchè “San Biagio vuole i suoi figli a Dignano.” Per finire, nel dopo spettacolo, un rinfresco condito da canti e musica.

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