Il pronostico alla fine è stato rispettato. Alle elezioni di domenica scorsa, per scegliere le nuove strutture dirigenziali dell’Unione italiana, gli elettori scelto la continuità confermando la fiducia ai due massimi dirigenti uscenti: il presidente Furio Radin e quello e della giunta esecutiva Maurizio Tremul. Ma la vittoria non è stata così netta. La lista “Orgoglio italiano”, infatti, ha ottenuto il 56% dei voti, il resto è andato agli sfidanti di “La svolta”. Una lista capitanata di Gianclaudio Pellizzer di Rovigno, contrapposto a Radin, e di Astrid Del Ben di Isola, che invece era in corsa per la carica di presidente dell’esecutivo.
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