ANVGD_cover-post-no-img

Radici politiche e familiari: 23mila tombe catalogate (Il Piccolo 25 lug)

Memorie divise anche fra esuli uguali. In comune, però, le radici più profonde del passato: le tombe rimaste «di là». Oggi, col mondo che incalza, nessuno dimentica la base politica degli esordi che ancora, pur nel panorama sovvertito dei partiti, resta da guida: Associazione delle comunità istriane a base Cln, partiti azionisti (Pci escluso per forza), insomma una Dc morotea più repubblicani. L’Anvgd a base Dc «fanfaniana» all’epoca, poi area liberal-repubblicana. L’Unione ieri nell’Msi, oggi «apartitica» ma verso centrodestra. Come del resto apartitici si dicono tutti gli altri, scansando etichette.

Ma le tombe sono uguali. La Jugoslavia ne consentì l’accesso, sottoposto però a pagamento di un canone d’affitto e costi di manutenzione. Molte sono sparite. L’Irci con fondi propri e 140 mila euro del ministero degli Esteri ha cercato e catalogato per 15 anni 120 cimiteri e 23 mila tombe, con scheda della famiglia. Inoltre ha recuperato lapidi e costruito lapidari. L’Associazione delle comunità istriane ai cimiteri organizza gite. Ha scoperto che a Verteneglio i tre quarti delle tombe hanno iscrizioni italiane, con date successive a esodo e confini. Certe sono recenti. E di fronte ai profughi che mai hanno voluto far ritorno alle terre lasciate con dolore, ce n’è altri che chiedono sepoltura in Istria. E l’ottengono.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.