Lunedì 4 febbraio 2013, ore 17.30, nella sede dell’Associazione delle Comunità Istriane, via Belpoggio 29/1 – Trieste, presentazione del libro: “Le Case dei giovani profughi giuliano dalmati” da parte di ex alunni, coordinati da Carmen Palazzolo Debianchi che ha curato l’opera.
Proponiamo alcuni passi della presentazione a cura del presidente Lorenzo Rovis.
La presente pubblicazione, centrata sull’accoglienza e assistenza ai giovani profughi, colma un vuoto nella pur vasta letteratura dell’esodo giuliano-dalmata. In realtà di accoglienza, in senso lato, si è molto parlato ma quasi sempre limitandosi a quella nei numerosi centri di accoglienza per i profughi, sparsi in tutta l’Italia, e spesso per rilevarne soltanto i difetti e le lacune.
Fin dall’inizio, e cioè già dal 1946/47, ci fu invece chi si preoccupò – come Padre Flaminio Rocchi, il prof. Pietro Troili, Padre Pietro Damiani, don Edoardo Marzari, il dott. Aldo Clemente ed altri – di accogliere i bambini e i giovani profughi in strutture adeguate e in cui fosse assicurato il pane quotidiano e un’istruzione.(…)
Da adulti, i bambini di un tempo, comprendendo e valorizzando le proprie esperienze, non si sono quasi mai lamentati della rigida realtà in cui si sono trovati a vivere per anni, ma molti hanno conservato per sempre un vivo senso di gratitudine verso i fondatori, i direttori e gli istitutori delle strutture in cui sono stati accolti in momenti tanto difficili e di grande travaglio per loro e per le loro famiglie e spesso hanno mantenuto con essi rapporti di viva cordialità e a volte di affetto.