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Primo sì del Senato al reato di negazionismo – 16ott13

Accordo bipartisan in commissione Giustizia a Palazzo Madama sul ddl per il contrasto della negazione dell’esistenza di crimini di genocidio o contro l’umanità. Con un emendamento firmato da tutti i gruppi, primo firmatario il senatore democratico Felice Casson, il negazionismo viene considerato apologia di reato. “Una vittoria senza precedenti per il nostro Paese” alla vigilia “del 70° anniversario del 16 ottobre 1943”, la deportazione degli ebrei a Roma, dice Riccardo Pacifici.

“Fuori dei casi di cui all’articolo 302, se l’istigazione o l’apologia di cui ai commi precedenti riguarda delitti di terrorismo, crimini di genocidio – si legge nel testo che modifica l’articolo 414 del Codice penale – crimini contro l’umanità o crimini di guerra, la pena è aumentata della metà. La stessa pena si applica a chi nega l’esistenza di crimini di genocidio o contro l’umanità”. L’emendamento è firmato da Pd, Pdl, Scelta Civica, Movimento 5Stelle e Sinistra ecologia e libertà.

La modifica agisce così sull’articolo 1 del ddl all’esame della commissione Giustizia del Senato che non interveniva direttamente sul Codice penale ma emendava la legge del 13 ottobre 1975 in materia di contrasto e repressione di crimini di genocidio, contro l’umanità e di guerra, modifica, viene spiegato dai firmatari, considerata più fumosa e meno chiara dell’attuale, con il rischio di prestarsi a polemiche.

L’emendamento è passato con modifiche rispetto al testo presentato in origine. La pena prevista per il negazionismo è la reclusione fino a cinque anni. In caso di apologia e istigazione a delinquere negli stessi casi si prevede un aggravante che la porta fino a sette anni e mezzo. Il testo è stato firmato da tutti i gruppi della commissione di Palazzo Madama tranne che dalla Lega Nord e dal Psi Enrico Buemi.

Il testo porta la firma dei senatori Casson, Caliendo, D’Ascola, Giarrusso, Barani, Cirinnà, Lumia, De Cristofaro, Albertini.

“Una vittoria senza precedenti per il nostro Paese” peraltro alla vigilia “del 70° anniversario del 16 ottobre 1943”, quando iniziò la deportazione degli israeliti da Roma ai campi di sterminio in Austria, Germania e Polonia, dice Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma. “È la dimostrazione – aggiunge Pacifici – che l’Italia sa stare dalla parte dei Giusti anche quando in queste ore, le cronache non sono delle più rosee. Finalmente l’Italia si appresta a essere il quindicesimo Paese dell’Unione Europea a dotarsi di una legge contro il negazionismo. Un ringraziamento a tutta la commissione Giustizia del Senato».

(fonte www.grr.rai.it 15 ottobre 2013)

 

 

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