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Presidente sloveno incontra italiani di Pirano (Il Piccolo 21 ott)

di FRANCO BABICH

PIRANO I problemi della minoranza italiana, dall'edilizia scolastica al finanziamento dei programmi radiotelevisivi, dalla carente attuazione del bilinguismo alla scarsa comunicazione con il governo di Lubiana, sono stati al centro dell'incontro che una nutrita delegazione della Comunità nazionale italiana ha avuto ieri a Pirano con il presidente sloveno Danilo Türk.

Ospite prima della Scuola elementare italiana Vincenzo e Diego De Castro – dove in suo onore gli alunni hanno allestito un breve spettacolo – il capo dello Stato si è recato poi nella sede della Comunità degli italiani Giuseppe Tartini dove si è intrattenuto per circa un'ora con i massimi rappresentanti della minoranza italiana, tra cui il presidente dell'Unione italiana Furio Radin, il presidente della giunta Ui Maurizio Tremul, il deputato italiano al Parlamento sloveno Roberto Battelli e il presidente della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana Flavio Forlani, oltre ai presidenti delle Comunità e delle Can dei tre comuni costieri. All'incontro erano presenti pure l'ambasciatore d'Italia in Slovenia Alessandro Pietromarchi e la console generale d'Italia a Capodistria Marina Simeoni, nonché il sindaco di Pirano Tomaz Gantar. «Le norme di tutela della minoranza – in particolare quelle sul bilinguismo – spesso non vengono attuate, hanno rilevato gli esponenti della comunità italiana».

Per quanto riguarda le questioni correnti, è stato sottolineato il rischio per l'ampiezza e la qualità dei programmi italiani di Tv e Radio Capodistria dovuto ai tagli alla Finanziaria per i prossimi due anni (oltre 400mila euro in meno rispetto al 2009, ndr) ed è stato denunciato il rinvio dell'intervento di ristrutturazione dell'edificio che ospita le scuole elementare e media superiore italiane di Capodistria, anche questo dovuto ai tagli ai bilanci di Stato per il prossimo biennio. Ma si è parlato anche di problemi più generali, come per esempio del valore e dell'importanza dell'unitarietà della comunità italiana tra Slovenia e Croazia, intesa in senso culturale e della necessità – nell'affrontare le questioni legate al rapporto tra maggioranza e minoranza – di andare «oltre il passato», riconoscendo e raccontando la storia di queste terre nello spirito dell'incontro del 13 luglio a Trieste tra i presidenti di Italia, Slovenia e Croazia.

«In Slovenia dobbiamo dedicare più attenzione alle scuole della minoranza, che operano non soltanto in funzione dei rappresentanti della comunità italiana ma servono per mettere in contatto le culture» ha dichiarato a fine incontro il presidente sloveno, che si è detto inoltre preoccupato per il fatto che «in alcuni settori non sono stati registrati dei progressi adeguati». A giudizio di Türk, è necessaria un'applicazione più coerente delle norme sul bilinguismo. Il presidente sloveno ha parlato anche delle opere d'arte che alla vigilia della Seconda guerra mondiale sono state trasferite dal Capodistriano in altre zone d'italia e ha ribadito l'esigenza «di renderle più accessibili, in modo che possano testimoniare della storia culturale e che aiutino a comprendere la ricchezza culturale di queste terre».

Quello di ieri a Pirano è stato il terzo incontro del presidente sloveno con una delegazione della Comunità nazionale italiana. Anche ieri Türk ha ribadito che la minoranza italiana nel Capodistriano sta dando un importante contributo allo sviluppo culturale complessivo della Slovenia.

 

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