Presentati alla Biblioteca Marciana gli Atti dei convegni “Dante Adriaticus”

25 marzo, il Dantedì: la data in cui nel 1300 Dante Alighieri “nel mezzo del cammin di nostra vita” avrebbe intrapreso il suo viaggio ultraterreno narrato nella Divina Commedia è stata designata dal Ministro della Cultura Franceschini come giornata in onore del padre della lingua italiana.

Il “ghibellin fuggiasco” è figura cara all’italianità adriatica: nelle sue opere fa riferimento ampiamente agli italiani dell’Adriatico orientale ed alla loro appartenenza alla comunità culturale, linguistica ed identitaria preesistente alla nascita di uno Stato unitario, in epoca risorgimentale è stato un simbolo di italianità e dopo l’Esodo la sua figura di esule è stata accomunata alla sorte di 350.000 istriani, fiumani e dalmati.

Il Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha organizzato nel 2021, anno dantesco ricorrendo i 700 anni dalla morte a Ravenna del Sommo Poeta, il ciclo di convegni internazionali di studi “Dante Adriaticus”, di cui sono stati pubblicati gli Atti e che hanno ricevuto la medaglia della Presidenza della Repubblica come riconoscimento per la sua importanza culturale.

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato di Venezia dell’ANVGD per il Giorno del Ricordo 2024, si è svolta lo scorso 23 febbraio la presentazione del libro “Dante Adriaticus. Atti dei convegni internazionali di studi” che si sono svolti a Roma, Verona e Pola. Introdotta da Alessandro Cuk (Presidente ANVGD Venezia), è intervenuta la professoressa Donatella Schürzel, Presidente del Comitato scientifico del progetto Dante Adriaticus.

La conferenza può essere qui rivista in streaming. [LS]

 

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