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Pisa, no degli studenti alla mozione sul Giorno del Ricordo

«Come recita la legge n. 92 del 30 marzo 2004, la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, ed in quest’ottica prevede iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado, convegni, mostre, dibattiti, volti a diffondere la conoscenza di questo drammatico capitolo della nostra storia. Ma forse il Rettore dell’Università di Pisa, Massimo Augello, e buona parte del Consiglio degli studenti dello stesso Ateneo, non hanno mai letto questa legge». Così Tommaso Villa, Consigliere regionale del PdL e coordinatore regionale della Giovane Italia, Lorenzo Paladini, Responsabile Studenti per le Libertà di Pisa, e Luca Cuccu, coordinatore della Giovane Italia di Pisa, commentano la bocciatura da parte del Consiglio degli studenti di una mozione sulle Foibe presentata proprio da Paladini.

«Abbiamo sottoposto all’attenzione del Consiglio studentesco una mozione per richiedere all’Università pisana e all’amministrazione comunale di sostenere iniziative volte a ricordare il drammatico esodo giuliano-dalmata e i martiri delle Foibe – spiega Paladini – ma abbiamo ricevuto il solito deludente NO».

«Il Rettore Augello e l’intera Università pisana hanno perso un’ottima occasione per distinguersi da certo falso revisionismo strisciante, tipico della nostra Regione – rincara Villa – Revisionismo che da decenni continua a soffocare la verità sulle Foibe. Eppure, l’università dovrebbe essere un luogo di formazione, informazione e crescita culturale per gli studenti, dovrebbe». «Auspichiamo – conclude Cuccu – in un’inversione di marcia dell’Ateneo pisano, perché questa tragica pagina della nostra storia non merita l’oblio»”.

 

(fonte: Toscana Consiglio Regionale 22 marzo 2012)

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