Pirano, una città istriana tra Medioevo e Rinascimento

Giovedì 9 marzo alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, si terrà una nuova conferenza durante la quale la professoressa MARIA GRAZIA CHIAPPORI parlerà di:
PIRANO
UNA CITTÀ ISTRIANA
TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO
MARIA GRAZIA CHIAPPORI è Dottoranda di Ricerca in Storia dell’Europa presso l’Università La Sapienza di Roma, ove si è laureata in Lettere per poi acquisire la Specializzazione in Archeologia Orientale. Dal 1993 è docente di ruolo di Storia dell’Arte nei licei romani. Le sue ricerche e le pubblicazioni che ne sono scaturite hanno riguardato e tuttora intendono analizzare la complessità e le variegate manifestazioni degli scambi culturali intercorsi tra Oriente e Occidente.
La professoressa Chiappori è consigliere nazionale e componente dell’esecutivo del comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ed ha fatto parte del Comitato scientifico del progetto Dante Adriaticus che ha ricevuto il riconoscimento della medaglia della Presidenza della Repubblica per il suo alto valore culturale. 
Da oltre due decenni ha indirizzato gran parte dei suoi studi e delle sue ricerche all’Adriatico orientale, con particolare attenzione per la storia e la cultura di Venezia, dell’area giuliana, dell’Istria e della Dalmazia.
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La località di Pirano viene citata per la prima volta dall’Anonimo Ravennate nel VII secolo, col nome di Piranòn. Secondo la tradizione, Pirano sarebbe stata fondata, come Venezia, da profughi aquileiesi fuggiaschi di fronte agli Unni. Conosciuta dai greci, la città venne incorporata allo stato romano insieme al resto dell’Istria nel II secolo a.C.. Dall’830 fino al 935, Pirano fu soggetta al Regno d’Italia, in seguito divenne possedimento bavarese assieme al Friuli, per passare nel 976 sotto la Carinzia: un dominio che durò fino al 1040.
I due secoli successivi furono caratterizzati dal graduale avvicinamento della cittadina alla Repubblica di Venezia prima con rapporti commerciali e diplomatici, poi mediante una vera e propria unione politica (nel 1283). Ebbe così inizio il lungo sodalizio fra Pirano e la Serenissima, che ebbe termine solo con la caduta di quest’ultima nel 1797.
Circondata da possenti mura, Pirano resistette a vari assalti pirateschi o di vari nemici di Venezia, respingendo due assedi genovesi nel 1354 e nel 1379.
Il XII e il XIII secolo, dopo altri periodi di turbolenza, dal graduale avvicinamento della cittadina alla Repubblica di Venezia, allora in piena ascesa economica e demografica, prima sotto forma di rapporti commerciali e diplomatici, poi mediante una vera e propria unione politica, suggellata in modo definitivo nel 1283. Ebbe così inizio il lungo sodalizio fra Pirano e la Serenissima, che ebbe termine solo con la caduta di quest’ultima nel 1797.
Di questo periodo restano le vestigia storiche e cultural. Sul punto più elevato sorgono il duomo (S. Giorgio), con snello campanile a imitazione di quello di Venezia, e il Battistero, tutte costruzioni del sec. XVII al posto di edifici preesistenti. Nell’interno del duomo, in sagrestia e nella biblioteca, sono interessanti opere d’arte fra cui un prezioso polittico di Paolo Veneziano (sec. XIV). Pirano è ricca di chiese con buone opere d’arte. La chiesa di S. Francesco (1301), trasformata nel sec. XVI e seguenti, con elegante chiostro, è nota per la pala d’altare di Vittore Carpaccio (firmata e datata, 1518) e per il bel pulpito di legno intagliato del Cinquecento con i simboli degli Evangelisti. 
La videoconferenza sarà successivamente visibile sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.
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