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Parte da Umago la staffetta di Tito (Il Piccolo 17 mag)

POLA Sono passati 30 anni dalla sua morte, però indipendentemente dai giudizi della storia, continua a rimanere un mito nel cuore di tanta gente e ultimamente il senso di nostalgia nei confronti della sua figura viene alimentato dagli enormi disagi sociali e dai fenomeni di violenza che durante la sua epoca erano ridotti ai minimi termini. Stiamo parlando di Josip Broz, il Maresciallo Tito, il creatore e leader della vecchia Jugoslavia, che in maggio si vedeva consegnare la Staffetta della gioventù ,il simbolo del rispetto e della devozione del popolo, soprattutto dei giovani. Ebbene il rito è rimasto, anche se ridimensionato e lontano da microfoni, riflettori e telecamere. La Staffetta per il 2010 parte proprio oggi dal caffè bar “Tito” a Umago e subito dopo passerà per Verteneglio, Buie, Pinguente e Fiume. Da qui verrà trasportata a Kumrovec, località natia del Maresciallo e successivamente a Belgrado.

Il 25 maggio, giorno del suo compleanno , il testimone passerà nelle mani dei rappresentanti della società “Josip Broz Tito” di Serbia. La consegna avverrà davanti alla Casa dei fiori dove è sepolto. Non sarà questo l’unico omaggio al defunto statista.

Lo stesso giorno, nel rispetto di una pluriennale tradizione, a Kumrovec si daranno appuntamento migliaia di estimatori del Maresciallo provenienti da tutta l’ex Jugoslavia, Istria compresa.

E il pellegrinaggio nella località dello Zagorje croato che gli diede i natali è continuo nell’arco di tutto l’anno. In questi ultimi tempi di recessione, il numero dei visitatori è sceso a 50 mila all’anno. Prima invece si arrivava anche a quota 70 mila.

Questo turismo definito politico rappresenta una preziosa risorsa per le casse comunali. Secondo il sindaco di Kumrovec, Dragutim Ulama, sono maturati i tempi per rivedere l’offerta di Kumrovec e tentare così di raddoppiare il movimento dei villeggianti. Non lontano da Kumrovec sorge il villaggio di Veliko Trgovisce, nel quale 88 anni fa venne alla luce Franjo Tudjman, il padre e primo Presidente della Croazia. Però come figura storica, carisma e rispetto nel mondo, perde il confronto con Tito. Una conferma in tal senso arriva dal numero di visitatori alla sua casa: da 13 mila a 15 mila all’anno. I ristoratori del posto non ne traggono grossi vantaggi e puntano l’indice contro l’amministrazione comunale ritenuta incapace di sfruttare la storia del borgo a fini turistici e commerciali.

(p.r.)

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