Oltre 700 atleti hanno partecipato alla Corsa del Ricordo

Una grande seguito di pubblico in una splendida giornata ha fatto da cornice alla decima edizione della Corsa del Ricordo, svoltasi questa mattina al quartiere giuliano-dalmata di Roma lungo un percorso che ha ospitato sia la manifestazione competitiva sia la non competitiva.

Dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli è partita la corsa, alla quale ha preso parte anche il Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi: oltre 700 gli atleti in gara, con il percorso da 10 chilometri che è stato vinto da Marouan Razine (secondo posto per Mohamed Zerad e terzo per Matteo Carlo Perri) in campo maschile e da Alessia Tuccitto nel femminile davanti a Beatrice Mallozzi e Sara Carnicelli.

Promosso dalle Associazioni Sportive Sociali Italiane (ASI) con il sostegno del Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, tale evento sportivo ha avuto New Sound Level come radio ufficiale che ha aggiornato i radioascoltatori sui momenti salienti della competizione ed ha intervistato in diretta anche la professoressa Donatella Schürzel, Presidente del Comitato Anvgd di Roma, la quale ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione per approcciarsi alla storia della comunità esule nella capitale. Ideatore della Corsa del Ricordo e ancora oggi elemento chiave dell’organizzazione è Roberto Cipolletti: un decennio fa la prima edizione partì fra le perplessità e la diffidenza di molti, per alcuni anni la Corsa del Ricordo si svolse solo nella capitale, per poi sbarcare a Trieste e l’anno scorso pure a Milano e a San Vito dei Normanni, mentre in autunno si correrà pure a Novara e a Catania e molto probabilmente anche a Verona e a San Felice Circeo.

Tra le varie autorità presenti, oltre al già ricordato Ministro Abodi, c’erano il Presidente dell’Asi Claudio Barbaro, il Presidente del Coni del Lazio Riccardo Viola, la Presidente del IX Municipio di Roma Capitale Titti Di Salvo e Abdon Pamich, esule fiumano medaglia d’oro nella marcia alle Olimpiadi di Tokyo 1964.

Molto suggestiva è stata la cerimonia svoltasi presso il Monumento all’Esule in Piazza Giuliani e Dalmati, punto di partenza e di arrivo della corsa nonché sede delle premiazioni. La corona di alloro è stata scortata da un picchetto di Paracadutisti (preziosa per la riuscita della corsa è stata anche la collaborazione delle autorità militari, che hanno consentito al percorso di attraversare pure la cittadella della Cecchignola) ed è stata accompagnata da una rappresentanza delle generazioni che hanno fatto nascere il quartiere giuliano-dalmata, gli hanno conferito una fisionomia peculiare e ancora oggi garantiscono il mantenimento della sua specificità identitaria. Hanno quindi rappresentato questo spicchio di Adriatico radicatosi alla periferia meridionale dell’urbe due esuli arrivati a Roma dall’Istria nell’immediato dopoguerra (Giovanna Martinuzzi da Albona e Tullio Poretti da Rovigno), Guido Chioggia esule di seconda generazione con la figlia Silvia ed infine il piccolo Simone, nipote di esuli fiumani al quale è stato idealmente affidato il testimone. [LS]

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