normacossetto

Norma Cossetto rappresenta una pagina di storia nazionale

Replica inviata al quotidiano torinese La Stampa con riferimento all’articolo di sabato 19 novembre 2022 intitolato Sangiuliano, nello staff anche Merlino il controverso autore di “Foiba Rossa”.

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La Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia da decenni sono impegnate nel far conoscere le vicende che hanno coinvolto al termine del secondo conflitto mondiale gli italiani del confine orientale, collaborando stabilmente con le Istituzioni e dando concretezza allo spirito risorgimentale che Carlo Azeglio Ciampi ha voluto imprimere durante il suo mandato. Non è un caso che proprio il Presidente Ciampi abbia fortemente voluto l’istituzione del Giorno del Ricordo quale solennità civile con l’intento di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Sempre Ciampi ha conferito la medaglia d’oro al merito civile a Norma Cossetto, giovane laureanda «catturata e imprigionata dai partigiani slavi, lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba».

A distanza di quasi vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo gli italiani hanno ben compreso quanto accaduto, le ragioni del silenzio e l’importanza di una sensibilità nazionale su questi tragici eventi.

Con amarezza dobbiamo constatare come il nome di Norma Cossetto venga oggi evocato in quanto sarebbe stato oggetto di una pubblicazione – il riferimento è al fumetto “Foiba Rossa” – che in certi ambienti sarebbe stata considerata quale esempio di stampa neofascista. Alludiamo al Vostro articolo dello scorso sabato 19 novembre intitolato Sangiuliano, nello staff anche Merlino il controverso autore di “Foiba Rossa”.

Francamente non riusciamo a vedere evocazioni di fascismo nella vicenda illustrata per quanto riguarda i suoi contenuti e le attuali modalità di comunicazione dirette a un pubblico giovane.

Raccontare la storia della studentessa istriana violentata ed infoibata non è controverso, rendere la sua storia alla portata degli studenti grazie ad una graphic novel accompagnata da saggi di inquadramento storico e contributi realizzati dai presidenti delle principali associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati ci pare opera del tutto meritoria e che non può essere minimizzata e sminuita in faziosità. Il Comitato 10 Febbraio, di cui il dottor Merlino è il Presidente e fondamentale animatore, da anni ha concorso ad illustrare le vicende dell’esodo e delle foibe, di cui il martirio di Norma Cossetto costituisce un tragico esempio, una pagina di storia nazionale che andava fatta conoscere. Ci sembra quindi che iniziative quali quella del dottor Merlino siano del tutto condivisibili. Le stesse rientrano nei propositi delle nostre Istituzioni, come dimostrano le recenti Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica che sono state siglate dal Ministro all’Istruzione Bianchi, colmando un vuoto trentennale.

Senza dimenticare il lavoro “Noi Esuli” elaborato dalle associazioni scriventi proprio con il “Gruppo Gedi” e che tanto successo ha goduto.

Ci auguriamo quindi che vicende quali quella evocata vengano affrontate con serenità, non mettendosi in dubbio la professionalità dell’Autore, fiduciosi che saprà svolgere in maniera adeguata e competente l’incarico al quale ora è stato chiamato.

Grati per l’attenzione,

 

 

Prof. Avv. Giuseppe de Vergottini
Federazione delle Associazioni degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati

 

Cav. Renzo Codarin
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia 

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