24.05.2025 – Una leggenda, il più grande, il re della boxe. Sono solo alcuni dei commenti della stampa registrati per ricordare Nino Benvenuti. Molto, infatti è stato scritto nei giorni scorsi, la rassegna stampa è enorme. Sinonimo del fatto che il pugile di Isola d’Istria era ed è ancora un campione molto amato da tutta Italia.
Tanti i ricordi personali di Benvenuti. Innanzitutto la politica: a cominciare dalla premier Giorgia Meloni che lo ha definito “un campione straordinario e simbolo di un’Italia fiera”; “un candido innamorato dell’Italia e dello sport” invece il ricordo del presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale auspica per il futuro un ricordo adeguato in aula. Il ministro per lo sport, Andrea Abodi, ricorda che “le poche volte che ha perso lo ha fatto con onore restando grande”.
Di leggenda e mito hanno parlato anche il presidente della Federpugilato, Flavio D’Ambrosi e quello del Coni Giovanni Malagò. Per l’altro grande pugile italiano, Patrizio Oliva, Benvenuti è stato per l’Italia ciò che Mohamed Ali è stato per gli Stati Uniti. Non solo: per il campione olimpico di Mosca 1980, Benvenuti è “sempre stato la mia fonte d’ispirazione, il più grande pugile che l’Italia abbia avuto”. L’altro grande sportivo esule dal Confine Orientale, Abdon Pamich, si sofferma sulla scomparsa “di un amico simpatico, un campione, un vero fenomeno”. C’è poi il ricordo bipartisan dell’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, secondo il quale Nino «ha avuto la forza di tenere in piedi milioni di italiani per ascoltare le sue imprese a relativamente ancora pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale».
Dolce il pensiero rivoltogli da una penna storica del giornalismo sportivo italiano, lo storico ex direttore del Corriere dello Sport Italo Cucci, che lo definisce “il mio eroe” riproponendo la sua lunga intervista al Guerin Sportivo del 2021. Di re della boxe italiana parla anche la Gazzetta del Sud, mentre sul Giornale viene fatta menzione della sua volontà di spargere le sue ceneri davanti alla sua città natale, Isola d’Istria. A definirlo “un predestinato” è invece il quotidiano La Sicilia, a dimostrazione di quanto il suo nome unisse l’Italia da nord a sud. La Stampa di Torino ripropone una sua frase celebre, “il ring è la scuola più importante, quando esci scopri che tutto è più bello”. “Benvenuti in Paradiso” è il titolo di Libero a cui fa seguito un toccante ricordo del campione istriano firmato da Leonardo Iannacci. Di Paradiso, riferendosi a Benvenuti, fa menzione anche Tuttosport, mentre Il Tempo ripercorre le sue origini istriane: “la mia storia è quella di un popolo intero – ebbe così a ricordare Benvenuti nell’ultima intervista rilasciata allo storico quotidiano romano – cacciato, umiliato, calpestato, strappato dalla propria terra senza che nessuno facesse niente. Le Foibe sono cronaca ignorata, un vero e proprio incubo che, ancora oggi, nel corso di alcune notti, torna ad angosciarmi».
La folla accorsa ai suoi funerali svoltisi nella Chiesa degli Artisti a Roma ha rappresentato un’ulteriore attestazione della popolarità del pugile istriano: nutrita in tale occasione la presenza degli esuli giuliano-dalmati della comunità capitolina e dei loro discendenti, con la professoressa Donatella Schürzel (Vicepresidente nazionale e Presidente del Comitato romano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) a rappresentare l’ANVGD.