«La parola profughi mi smuove un bel po’. Avevo sei anni quando siamo andati via da Pola e per quasi quattro anni ho vissuto nei campi in Italia, prima a San Saba a Trieste, poi a Latina, poi a Capua. Ci arrivava il pacco nero del presidente della Repubblica a Natale, mi ricordo la felicità di quando trovai un bambolotto», racconta all’Ansa Rita Rusic.
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