Era in viaggio per Trieste, proprio per partecipare alla cerimonia del 70° del martirio della sorella Norma. Così se n’è andata l’istriana Licia Cossetto.
Testimone diretta della tremenda tragedia di cui fu protagonista alla fine della seconda guerra mondiale, non smise mai di chiedere a gran voce un giusto riconoscimento per tutti gli istriani, fiumani e dalmati e naturalmente per la sorella Norma, seviziata, uccisa e infoibata dopo lunghe torture da una banda di titini.
Nel 2005 ricevette dalle mani dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi la Medaglia d’oro al valor Civile per Norma, con la motivazione: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio.»
Con l’ANVGD partecipò al Congresso nazionale di Varese nel 2009 e più volte accettò inviti a celebrazioni e manifestazioni, sempre disponibile e generosa nonostante l’avanzare degli anni. Comparve anche con la sua preziosa e dettagliata testimonianza nel documentario ANVGD “Esodo”, edito in occasione della promulgazione della legge istitutiva del Giorno del Ricordo.
Televisioni e media hanno riportato spesso la ricostruzione da lei fornita di quei giorni drammatici, specchio di una cruda realtà assai più diffusa di quanto la nostra opinione pubblica fosse disposta a pensare.
La sua determinazione e la sua dolcezza lasciano un vuoto assolutamente incolmabile in tutto il popolo dell’esodo giuliano-dalmata. Tra i rimpianti che porta con sé, anche quello di aver inutilmente atteso che Roma dedicasse a Norma un istituto scolastico.
L’ANVGD partecipa con immenso dolore alla perdita di Licia, volto conosciuta a sua insaputa in ogni città e in ogni casa dove i nostri esuli hanno ricostruito il loro focolare e dove ora potranno ricordarla con affetto e continuare a portarla sempre nel loro cuore.
Norma e Licia Cossetto