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Mons. Ravignani ringrazia i fiumani (Voce del Popolo 16 giu)

“Su di noi pesa la responsabilità di essere annunciatori del Vangelo”, questo il tema dall’omelia pronunciata ieri alla tradizionale Santa Messa in italiano in onore di San Vito, officiata in Cattedrale da mons. Eugenio Ravignani, vescovo emerito di Trieste, con la partecipazione del Coro Fedeli Fiumani.

Prendendo spunto dal messaggio dell’arcivescovo fiumano, mons. Ivan Devčić “I Santi testimoniano che si può vivere secondo il Vangelo”, mons. Ravignani ha voluto sottolineare l’importanza di seguire le orme di San Vito, che seppur ancora giovane, quasi un bambino, non ha voluto abiurare, dimostrando che la sua fede era salda. “Dio lo ha trovato e gradito – così monsignor Ravignani – perché lui ha amato e servito Nostro Signore. San Vito, nel suo martirio, dimostra che dobbiamo vivere la fede apertamente, con gioia e coraggio e non rilegandola entro le mura domestiche o nelle chiese. Grazie al mio grande amico, mons. Devčić, che ancora una volta mi ha invitato ad officiare la Santa Messa in lingua italiana per festeggiare il Santo Patrono di Fiume pur essendo in pensione, ma soprattutto grazie a voi, cittadini di questa bella città, vicini e lontani, che siete venuti nella Casa del signore per celebrare il martirio di San Vito e vivere con gioia l’Eucarestia”.

San Vito è anche il patrono dei giovani. Per l’occasione i frugoletti della sezione italiana “Cuoricini”, dell’asilo d’infanzia “Zvonimir Cviić”, hanno offerto a mons. Eugenio Ravignani dei lavoretti fatti da loro stessi sul tema di San Vito.

Al termine della Santa Messa, ai fedeli si è rivolto anche l’arcivescovo di Fiume, mons. Ivan Devčić, che nel suo messaggio tradizionale si è voluto soffermare su come vivere il Vangelo nella vita di ogni giorno. “Nella vita quotidiana è possibile integrare il Vangelo. Sarà visto come una sfida e come un traguardo da raggiungere per essere ancor più vicini a Nostro Signore”.

Presenti in Cattedrale il console generale d’Italia, Fulvio Rustico, gli esponenti degli esuli fiumani e i rappresentanti della Comunità degli Italiani di Fiume.

Subito dopo, l’arcivescovo di Fiume ha officiato la messa pontificia, durante la quale ha consegnato le medaglie di San Vito a dieci fedeli benemeriti. Nelle ore pomeridiane, precisamente alle 18, si è svolta la tradizionale processione dalla Cattedrale alla Chiesa dei Domenicani. A guidare il corteo, con in testa il gonfalone di San Vito, è stato mons. Vinko Puljić, cardinale della Bosnia ed Erzegovina, coadiuvato da mons. Ivan Devčić, arcivescovo di Fiume e da numerosi ecclesiastici.

Viviana Car

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