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Monrupino vuole l’Eurocomune con Sesana (Il Piccolo 08 gen)

MONRUPINO Unire Monrupino e Sesana come primo prototipo europeo di comune unico transfrontaliero. Una proposta suggestiva, forse solo una provocazione. Nata in antitesi al progetto di Città metropolitana di Trieste, l'idea della creazione di un vero e proprio Eurocomune è stata ufficialmente formulata dal sindaco di Monrupino Marko Pisani.

Il primo cittadino eletto nel giugno scorso, membro di spicco dell'Unione slovena triestina, ha motivato così quella che potrebbe essere una svolta epocale a livello internazionale: «Potrebbe essere la soluzione più efficace per dare una svolta alla gestione del nostro Comune in una chiave moderna ed europea: ora che i confini sono stati abbattuti perché non realizzare questo progetto con i nostri vicini di casa di Sesana?». Meno di 900 abitanti all'attivo posti su 12 km quadri di superficie, Monrupino con le sue tre frazioni è di fatto il comune più piccolo della provincia triestina. Pur essendo un esempio perfetto della convivenza tra cittadini di lingua italiana (in minoranza anche se numericamente in crescita) e lingua slovena (in maggioranza) Monrupino da tanti anni ha cullato in maniera più o meno silenziosa il desiderio recondito di annettersi a Sesana, un progetto giuridicamente irrealizzabile ma che potrebbe essere “compensato” dalla creazione di un Eurocomune: «Visto che siamo una delle porte italiane poste sull'Est Europa – ha spiegato Pisani – questa potrebbe essere davvero una soluzione più valida rispetto al progetto di Città metropolitana proposto dall'assessore Seganti, che mi sembra di ceausescuiana memoria e che avrebbe come prima conseguenza meno servizi per i cittadini e costi più alti». Il primo cittadino di Monrupino ha poi ricordato «l'efficacia delle convenzioni stipulate con i comuni limitrofi per la razionalizzazione dei costi, un primo passo per la nascita del comune unico con Sesana». Sulla proposta lanciata da Pisani non mancano le reazioni. Piuttosto scettico il vice sindaco di Duino Aurisina Massimo Romita: «Un comune non può decidere a quale Stato appartenere, è una questione giuridica, ma rimango convinto dell'utilità che ricoprono i rapporti transfrontalieri su tematiche mirate quali ad esempio sanità e promozione turistica». Stupita invece il sindaco di San Dorligo della Valle Fulvia Premolin: «La proposta è suggestiva ma gli intoppi burocratici che si verrebbero a creare finirebbero col soffocare questo ambizioso progetto». Meglio, dice la Premolin, «l'istituzione della consulta transfrontaliera, un organo che potrebbe risolvere davvero molti problemi rilanciando i servizi del nostro territorio a favore soprattutto dei cittadini». Il vicesindaco di Monrupino Casimiro Cibi (appartenente alla lista progressista di centrosinistra, dunque antagonista di Pisani alle ultime elezioni di giugno) non ha dubbi: «Ritengo che un Eurocomune tra Sesana e Monrupino potrebbe fungere da autotutela nei confronti del nostro territorio e dei nostri cittadini».

Riccardo Tosques

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