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Mille euro di indennizzo per casa e vigna in Istria (Il Piccolo 18 ago)

MONFALCONE Mille euro totali di indennizzo per una casa di 120 metri quadrati con oltre 14mila metri quadrati di terreni coltivati a vigneti. È questa la somma che si è vista offrire una famiglia monfalconese a titolo di risarcimento per la vecchia casa di famiglia in Croazia, a Torre di Parenzo, in provincia di Pola. Una casa che, oltre ad avere una valenza economica di per sé (l'edificio è realizzato interamente in pietra, con fienile, e i terreni sono edificabili e degradanti verso il mare) ha anche una valenza affettiva: era infatti la vecchia casa di famiglia, del nonno, Giovanni Radovini, che l'ha dovuta abbandonare nel 1962 quando la Croazia faceva ancora parte della federazione jugoslava.

E' lui stesso, qualche anno dopo, a inoltrare la domanda al governo croato per ottenere un indennizzo, visto che la casa, rimasta vuota, era stata immediatamente occupata da un'altra famiglia.

L'iter burocratico si trascina a lungo, fino agli inizi di questo mese di agosto, quando la famiglia Radovini riceve una raccomandata dal ministro degli Esteri Croato: la commissione per l'esame delle istanze di indennizzi e contributi, nella seduta ancora del 2 aprile scorso, ha finalmente deciso di quanto dovrà essere l'indennizzo previsto. E qua si va sul ridicolo. «Nella lettera è indicato chiaramente che l'indennizzo calcolato è di mille euro, diviso tra tre eredi, il che significa circa 300 euro a testa – spiegano gli eredi del legittimo proprietario, che hanno intenzione di fare ricorso contro la decisione – e il motivo è semplice: nella lettera è chiaramente indicato che le aliquote a cui si fa riferimento per calcolare il rimborso sono quelle del 1938».

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