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Mas, aerei, cannoni e battaglie. La Grande Guerra italiana sul mare – 22dic14

 

Una delle cause che portarono allo scoppio della Prima guerra mondiale fu la decisione della Germania guglielmina di costruire una grande flotta d’alto mare (la Hochseeflotte), percepita giustamente da Londra come un’insidia al proprio predominio sugli oceani mondiali. Eppure le battaglie navali furono relativamente poche, nessuna delle quali decisiva. Le grandi flotte, costruite intorno alle maestose corazzate, erano talmente costose e preziose che nessun capo politico o militare, in nessuna delle nazioni belligeranti, aveva il coraggio di rischiarle a cuor leggero. […] La marina austroungarica, il cui unico sbocco al mare era Trieste, era di fatto imbottigliata nell’Adriatico e privata di mobilità strategica: una volta che le marine alleate ebbero perfezionato il blocco del canale d’Otranto, non riuscì a esercitare alcuna reale influenza sull’esito del conflitto. Questo vuol dire che la Regia Marina italiana ebbe vita facile contro un avversario impotente? No, affatto. Anzi, le battaglie, anche se non decisive, furono numerose. Alle imprese della marina italiana è dedicato il volume La grande guerra in Adriatico (Il Cerchio, 242 pagine, 18 euro), di Lucio Martino, con una bella prefazione di Franco Cardini.

 

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http://www.corriere.it/cultura/speciali/2014/prima-guerra-mondiale//notizie/mas-aerei-cannoni-battaglie-grande-guerra-italiana-mare-dd0bf750-87b1-11e4-b343-7326607b3ce4.shtml

 

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