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Marina italiana e croata si premiano a vicenda (Voce del Popolo 18 feb)

ZAGABRIA – Nella giornata di ieri il Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana, ammiraglio di squadra, Paolo La Rosa, ha ricevuto dalle mani del ministro della Difesa croato, Branko Vukelić, la decorazione dell’Ordine del Principe Trpimir nella sala di rappresentanza del dicastero. Nella stessa circostanza Paolo La Rosa ha consegnato al contrammiraglio Ante Urlić, comandante della Marina Croata, l’onorificenza interforze dello Stato Maggiore della Difesa Italiano.

Sia La Rosa sia Urlić hanno contribuito alla crescita delle relazioni tra i due Paesi in campo marittimo, sviluppando un intenso rapporto di collaborazione relativamente alla sicurezza e controllo della navigazione e alla costruzione di una partnership strategica nell’Adriatico.

COMPRENSIONE TRA DUE «VECCHI MARINAI» Nel discorso di benvenuto il ministro Vukelić ha riconosciuto i meriti dell’ammiraglio La Rosa nello sviluppo delle relazioni tra Zagabria e Roma e messo in evidenza quanto il suo operato sia stato apprezzato dalla Croazia. Questa a Zagabria è stata la seconda visita per l’ammiraglio La Rosa in Croazia: la prima era avvenuta nel giugno del 2009. La sua visita, ultima all’estero prima del suo ritiro, rappresenta un omaggio al Paese e al comandante della Marina che così affettuosamente lo aveva ospitato a Spalato. Tra i due “vecchi marinai” si è instaurato un rapporto di grande comprensione, basato soprattutto sulla memoria storica che lega i due Paesi. Non è stato casuale che l’ammiraglio La Rosa sia stato invitato da Urlić a recarsi a Lissa, primo Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana in visita nell’isola, dove ha deposto una corona di fiori sul monumento che ricorda la storica battaglia. Nel suo discorso a Zagabria ha ricordato quell’evento, affermando che proprio da situazioni difficili come i contrasti navali si possa partire per scoprire i punti di contatto tra le culture, come ad esempio il coraggio e l’onore di chi combatteva per la Patria sotto diversa bandiera.

LA STORIA FUNGA DA MONITO L’obiettivo è, secondo l’ammiraglio, progredire nello sviluppo di una nuova centralità geostrategica dell’Adriatico basata su un proficuo rapporto tra le due sponde, il mantenimento della pace e della stabilità regionale, elementi questi che le Marine hanno compreso da molto tempo e che perseguono con determinazione. Ha poi aggiunto che: “….proprio la storia che più spesso ci ha visti vicini che divisi, dovrebbe servirci da monito a costruire una partnership marittima costruita sulla mutua comprensione e condivisione di culture. Ciò è testimonianza della volontà di volersi impegnare nello sviluppo di amicizia, rispetto e sostegno tra i due Paesi.”

Rivolgendosi all’amico contrammiraglio Urlić, nel consegnargli l’onorificenza ha lodato gli sforzi da lui compiuti per lo sviluppo dell’amicizia tra le due Marine e per la costruzione di un’efficace cornice di sicurezza. Ha scandito i passi della crescita dell’inziativa Adrion, firmata ad Ancona nel 2000, del cui sviluppo per gli aspetti marittimi gli va dato merito. La Marina croata è stata inoltre sempre un attiva sostenitrice del V-RMTC e del Sea Power Symposium di Venezia, e questo non è stato dimenticato nè ignorato.

NON DIMENTICARE LA TRADIZIONE Parole altrettanto positive sono state dette da parte di Ante Urlić, ricordando come solo da una stretta connessione tra le due sponde si possa prosperare. Il mare Adriatico rappresenta ancora il miglior mezzo di comunicazione tra est e ovest, tra nord e sud, ponte verso l’Europa continentale e sud-orientale per il commercio e lo sviluppo economico. Il ruolo di Italia e Croazia nel contribuire a mantenere la stabilità dell’area è evidente e riconosciuto dalla comunità internazionale.

Urlić ha fatto proprie le tesi dell’ammiraglio La Rosa, ricordando che “…. le Marine, sebbene dotate di mezzi tecnologicamente d’avanguardia, non devono mai dimenticare la tradizione che lega gli uomini al mare e alla loro cultura atipica. Innovazione quindi nella tradizione antica di questo mare di cui siamo parte, essendoci formati sulle sue sponde”. Tornando all’importanza di Lissa, il contrammiraglio Urlić ha voluto concludere citando l’epitaffio scritto sul monumento alla battaglia: “L’Unità dell’Europa si fonda sulla complessità dei sui conflitti storici. Da Lissa, le onde del Mare Adriatico si espandono portando con sè un messaggio di pace e comprensione alle coste di questo mare antico”. Ha poi concluso dicendo che non era necessario aggiungere altro a queste parole che suggellano un gemellaggio antico e una ritrovata armonia tra le due sponde.

UNICA LA CULTURA MARITTIMA ADRIATICA Alla cerimonia hanno preso parte il segretario di Stato, Pjer Šimunović, i due Sottocapi di Stato Maggiore della Difesa, il generale Slavko Barić e l’ammiraglio Zdenko Simićić, il comandante delle Forze Aeree, generale Bagarić, i generali Šundov, Ostović, Stojković e Repinc, oltre a una piccola rappresentanza italiana che ha visto la presenza dell’ambasciatore d’Italia Alessandro Pignatti Morano di Custoza e dell’On. Furio Radin, deputato della CNI al Sabor.

Completata la cerimonia, l’ammiraglio La Rosa ha lasciato Zagabria, commosso per l’accoglienza ricevuta, conscio che i rapporti instaurati possano rappresentare il preludio di nuovi ambiziosi futuri traguardi di cooperazione, ma soprattutto convinto che la cultura marittima adriatica esista e sia unica in quanto patrimonio comune delle marinerie che vi si affacciano.

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