Si svolgerà oggi il pellegrinaggio dell’Unione degli Istriani alle foibe di Gargaro e Ternova, in Slovenia. Dopo Corgnale la scelta di quest’anno è caduta su due cavità tristemente note per aver inghiottito militari e civili italiani (ma anche molti sloveni) perlopiù di Gorizia e dei dintorni, prelevati nel maggio-giugno 1945, durante i quaranta giorni di occupazione jugoslava del capoluogo isontino. Si tratta delle Foibe di Gargaro (Grgar) e Ternova (Trnovo), entrambe riconosciute come luoghi di eccidi dal governo sloveno.
Riferendosi ad una lettera ricevuta pochi giorni fa da Mirko Brulc, sindaco di Nova Gorica, proprio in merito alla commemorazione di oggi, il presidente dell’Unione degli istriani Massimiliano Lacota riconosce al primo cittadino della città slovena una «apprezzabile attività istituzionale che abbraccia nelle commemorazioni delle vittime della guerra anche coloro che, italiani e sloveni, sono stati infoibati». La cerimonia alle due foibe avrà inizio alle 16, da Trieste i pellegrini giungeranno in autopullman.
