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L’omaggio ai defunti a Pola e Fiume (Voce del Popolo 03 nov)

POLA – Il console generale d'Italia a Fiume, Fulvio Rustico, esponenti della Comunità degli Italiani di Pola e una delegazione di esuli del Libero Comune di Pola in Esilio e di quello che nel dopoguerra è stato il Campo profughi di La Spezia, si sono dati appuntamento anche quest'anno alla lapide commemorativa degli italiani caduti nella Seconda guerra mondiale al Cimitero della Marina, in concomitanza con la Giornata dei Defunti (2 novembre). Il tradizionale pellegrinaggio al cimitero monumentale polese vuole essere – ha ribadito il console generale – “un momento di raccoglimento e di omaggio alle vittime per la patria, un'occasione triste, certo, ma anche un'espressione di gratitudine, di stima e di orgoglio nei confronti dei soldati che sono morti anche per l'italianità di queste terre”. “Il fatto che oggi noi ne onoriamo il ricordo di fronte a questa lapide, recando corone di fiori e pronunciando discorsi in italiano, dà un senso al loro sacrificio, che difatti non può dirsi vano”. Ma la cerimonia allestita tutti gli anni in onore ai caduti italiani in guerra, ha, a parere del vicesindaco di Pola, Fabrizio Radin, un significato che trascende il momento presente perché rappresenta anche un valido “insegnamento di civiltà e di umanità per le generazioni future”, che si spera possano conservare il retaggio e continuare a coltivare la tradizione.

Nel quadro dei consueti appuntamenti in occasione della Giornata dei Defunti, la delegazione consolare, del Libero comune di Pola in esilio e della Comunità degli Italiani di Pola ha deposto una corona di fiori ai piedi della lapide sepolcrale di quella che fu la tomba polese di Nazario Sauro (le cui spoglie erano state traslate a Trieste nel dopoguerra) e partecipato alla santa messa officiata al Duomo da don Desiderio Staver. Un'ulteriore tappa obbligatoria, quindi, al Cimitero civico di Monte Giro, per la deposizione di corone di fiori ai piedi della croce monumentale.

In serata a Fiume, nella Cripta della Chiesa di San Romualdo e Ognissanti a Cosala, è stata celebrata pure una Santa messa in italiano. Come da tradizione, alla funzione religiosa, officiata da don Giuseppe Vosilla e da monsignor Egidio Krizman di Pisa, hanno assistito Fulvio Rustico, console generale d’Italia a Fiume, Agnese Superina presidente della CI di Fiume e vicepresidente dell’UI, Orietta Marot, presidente del Consiglio regionale litoraneo-montano della minoranza italiana e direttrice dei servizi amministrativi dell'UI, Guido Brazzoduro, Mario Stalzer e Laura Chiozzi Calci in rappresentanza del Libero comune di Fiume in esilio, Elda Sorci della Lega nazionale di Trieste-Sezione di Fiume e numerosi connazionali. La funzione, molto sentita dai fedeli raccolti in preghiera, è stata arricchita dai canti liturgici eseguiti dal Coro Fedeli Fiumani sotto la guida di Lucia Scrobogna Malner. La delegazione consolare e i rappresentanti degli esuli avevano deposto nei giorni scorsi corone di fiori dinanzi al monumento dei granatieri, della Stele eretta a memoria di tutti fiumani defunti e nella cripta stessa. (dd-vc)

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