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L’Istria contesa dell’agente segreto Cionci (ANSA 29apr14)

 

È forse la parte più affascinante e più bella di quella che fu la Jugoslavia. Prima ancora era conosciuta come “provincia di Trieste”, asburgica per secoli e poi italiana. L’Istria, terra per lungo tempo contesa, è oggi croata e slovena, a pieno titolo nell’Unione europea. Ma la sua storia nel Novecento è stata anche storia di scontri brutali, di eccidi nazisti, di vendette titine e, infine, della fuga degli esuli italiani conosciuti ancora come ‘istriani’.
È in quella terra affascinante e difficile che si svolge la storia di Sergio Cionci, oggi novantatreenne, nato e cresciuto a Pola fino all’esodo degli italiani cominciato dopo il trattato di Parigi del 1947. Passato da allievo ufficiale della Regia aeronautica a partigiano nelle formazioni antifasciste istriane, Cionci fu reclutato dai servizi segreti italiani per i quali svolse, dal 1947 al 1952, attività di agente tra Trieste e l’Istria. A raccontare la sua storia, nell’unico libro sullo spionaggio italiano durante la ‘Guerra fredda’, è Andrea Romoli, giornalista Rai che ha raccolto la testimonianza di Cionci riuscendo a rendere la storia, narrata dal protagonista, un avvincente racconto che si sviluppa in stile semplice e lineare.

 

LEGGI L’ARTICOLO:

http://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/cultura/2014/02/26/Istria-contesa-agente-segreto-Cionci_10148946.html

 

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