L’impegno degli esuli dalmati per Zara durante la guerra nella ex Jugoslavia

Con riferimento all’articolo “L’implosione della Jugoslavia e il sogno di una Dalmazia indipendente” riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Franco Luxardo, Presidente emerito dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio.

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Gentile Sig.ra Bruna Zuccolin, Presidente ANVGD Udine,

ci viene segnalato l’articolo di cui sopra, apparso di recente sul vostro sito. Contiene alcuni errori, che Le saremo grati fossero segnalati agli estensori per essere corretti.

In sintesi: Pag. 1 : il sig. Ameglio Gradi non è mai stato “segretario del Libero Comune di Zara”. Ha solo scritto un anno dopo i fatti alcune lettere ad esponenti dalmati.

Pag. 2: la lettera 14.8.1992 riprodotta nell’ultimo capoverso è stata probabilmente male interpretata dal prof. Varutti. Nella frase “Ti scrivo come segretario del Libero Comune di Zara…”  il Gradi non qualificava sé stesso, ma si rivolgeva ad Alfredo Puccinelli, allora già ex-segretario del Libero Comune di Zara in Esilio, per sollecitarne l’interesse. Avrebbe forse dovuto scrivere “ti scrivo, dato che sei il segretario…”.

Il Segretario Generale del Libero Comune era nel 1992 il dr. Giorgio Varisco. Né lui né io (vice-sindaco) ricordiamo quelle lettere.

Forse potrà interessare agli estensori dello studio il nostro pensiero: il sig. Gradi era probabilmente uno dei tanti, zaratini e non, che nel 1991-1992 scrivevano al nostro Libero Comune avanzando proposte e sollecitando soluzioni. Erano mossi dal clamore giornalistico sulla guerra scoppiata nella ex Jugoslavia e in particolare in Dalmazia, senza rendersi conto della realtà dei fatti. Il Comune in quei mesi era fortemente impegnato, con tutti i suoi esponenti, a raccogliere aiuti umanitari per la città di Zara bombardata da terra: in meno di un anno fummo in grado di spedire 43 container e – fatto importante vista la corruzione imperante nelle zone di guerra –  distribuire equamente i carichi alla popolazione.

Il secondo fronte era quello interno: la politica romana doveva essere sensibilizzata. Di conseguenza, incontri, messaggi, articoli sulla stampa sull’arte italiana in pericolo, sulle Comunità degli Italiani che aiutavamo a nascere (nessuna esisteva allora in Dalmazia !), e via così.

Non La disturbo oltre, La ringrazio per l’attenzione e, in attesa di cortese conferma, Le faccio i migliori auguri per il suo lavoro all’ANVGD di Udine.

Molto cordialmente,

Franco Luxardo
Torreglia (Padova)
E-mail del 15 febbraio 2024 all’ANVGD di Udine 

Franco Luxardo
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