Un travagliato riconoscimento per Piero Tarticchio

AGGIORNAMENTO DI MARTEDì 7 DICEMBRE

CREARE POLEMICHE POLITICHE UTILIZZANDO I MARTIRI DELLE FOIBE È MOLTO TRISTE E SPIACEVOLE

Leggo un articolo de “Il Giornale” che mi infastidisce molto e che voglio spiegare per fare chiarezza. La notizia data dal quotidiano è che sabato avrei inspiegabilmente dato buca a un evento promosso dal “Comitato 10 Febbraio” per rendere omaggio al nostro concittadino Piero Tarticchio, esule istriano e riconosciuta memoria storica del dramma delle foibe. Un’iniziativa, a quanto ho appreso dallo stesso articolo, organizzata in risposta al Comune di Milano che non ha premiato Piero con l’Ambrogino d’Oro 2021.

Ricostruisco i passaggi. Sono stato invitato giovedì (per un evento che si sarebbe svolto solo due giorni dopo) ma ho immediatamente fatto sapere agli organizzatori che non avrei potuto presenziare perché in concomitanza ero già stato invitato alla festa dei 20 anni di volontariato della Protezione Civile. Tutto qui. Le ricostruzioni che sono state fatte in seguito non corrispondono alla realtà e nemmeno il fatto che la cerimonia d’omaggio, come raccontato nella nota stampa del Comitato 10 Febbraio, fosse stata concordata con il Comune di Segrate, dal momento che non è mai stata chiesta la collaborazione o il patrocinio (tutti passaggi formali che devono essere fatti, su richiesta, opportunamente interfacciandosi con gli uffici preposti). Invece, senza alcuna preventiva interlocuzione con me, con la mia segreteria o con l’ufficio eventi del Comune, è stata unicamente affittata una sala del nostro Centro Culturale Giuseppe Verdi attraverso il nostro ufficio del demanio.

Questa vicenda mi duole particolarmente perché con Piero Tarticchio, e grazie alla sua disponibilità, da anni collaboriamo attivamente per ricordare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Ogni anno con Piero celebriamo il 10 febbraio il Giorno del Ricordo. Abbiamo presentato i suoi libri e i rapporti miei personali e con la mia Amministrazione comunale sono di grande amicizia, profonda stima e riconoscenza per l’impegno che dedica alla memoria. Aggiungo, anche se non è necessario ma tengo moltissimo a questo argomento, che i familiari di mia moglie sono esuli istriani. Sono stato in più occasioni alla Foiba di Basovizza, ho deposto corone di fiori e pregato per chi non c’è più.

Quello che è capitato sabato è stato pianificato a tavolino. Un tentativo stupido, arrogante e offensivo di mistificare la realtà che certamente non intaccherà gli ottimi rapporti con Piero Tarticchio. Mi scuso con lui pubblicamente per quanto accaduto, ma sono certo che anche lui è vittima inconsapevole di questa sgarbata vicenda che purtroppo ha anche contorni istituzionali cittadini che non mi sono affatto piaciuti.

Paolo Micheli
Sindaco di Segrate (MI)

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Continua su Il Giornale – 05/12/2021

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