L’Ecomuseo Egea scrigno della memoria dell’Esodo

Qualche settimana fa un visitatore dell’Ecomuseo Egea a Fertilia (SS), mentre osservava la bandiera tra i documenti nelle teche, si è girato verso di me e con gli occhi lucidi ha commentato a bassa voce:

«Si è sbiadito il verde della speranza»

Ed io, colpito dalla sua frase, gli ho risposto:

«Invece il colore del sangue che hanno versato tanti italiani e tanti esuli è rimasto vivo»

Questa bandiera, che Nerina Milia ha preso dalla Nave Toscana durante il viaggio con la sua famiglia da Pola verso l’Italia, rappresenta il sentimento di tanti esuli, che pur di rimanere ITALIANI hanno pagato sulle loro spalle un prezzo altissimo, pagando con tutti i loro beni e con il loro profondo dolore il prezzo di una guerra persa da un’intera nazione.

Questa bandiera, donata all’Ecomuseo Egea di Fertilia da Margherita Sulas, che fino all’ultimo ha assistito Nerina, è una delle tante testimonianze che contribuiscono a tenere in vita le storie e i protagonisti di una parte importante della Storia d’Italia.

Noi siamo impegnati ogni giorno per TENERE ACCESA UNA LUCE SULLA MEMORIA.

Mauro Manca
Direttore dell’Ecomuseo Egea di Fertilia (SS)

***

Tra le molteplici attività che fanno capo all’Ecomuseo Egea, segnaliamo che il film Rotta 230 – Ritorno alla terra dei padri è in dirittura d’arrivo: tra pochi giorni la pellicola sarà pronta per l’iscrizione al Festival del Cinema di Venezia.

«Ne siamo orgogliosi – dichiara Mauro Manca, il quale è anche Presidente del Comitato provinciale di Sassari-Fertilia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Fertilia sarà presente alla più importante rassegna cinematografica d’Italia con un meraviglioso lungometraggio firmato dal regista Igor Biddau»

 

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