“A circa un anno e mezzo dall’ingresso della Croazia nell’Unione europea è più che giustificato interrogarci sugli effetti dell’adesione, sulle ricadute in termini politici, economici, sociali, culturali… Non dobbiamo dimenticare nemmeno di analizzare che cosa significhi lo status di Paese membro dell’UE sul piano dei diritti e dello status delle minoranze nazionali. Complessivamente guardando dobbiamo concludere che i problemi non sono venuti meno e che le debolezze che si registravano prima dell’adesione permangono. È comunque un qualcosa che avevamo messo, o che avremmo dovuto mettere, in conto perché sarebbe stato illusorio pensare che l’adesione all’Unione europea avrebbe spazzato via di per sé tutte le questioni aperte. Va detto però che significativi benefici sono derivati nel periodo precedente dal processo di adesione, nel quale le minoranze hanno avuto un ruolo attivo dato che il rispetto dei loro diritti è stato una delle questioni chiave dei negoziati. Infatti, è stato proprio negli anni di avvicinamento all’UE che molte leggi sono state adeguate e che si sono registrati cambiamenti positivi.” L’analisi è di Aleksandar Tolnauer, presidente del Consiglio nazionale delle minoranze della Repubblica di Croazia.
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