L’Anvgd Milano ricorda gli alpini e i giuliano-dalmati caduti in Russia

Giovedì 26 gennaio alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, si terrà una nuova conferenza durante la quale:
MAURO DEPETRONI, Vicepresidente della Sezione di Trieste dell’Associazione Nazionale Alpini, cultore di storia militare (in particolare dei temi riferiti alla Campagna di Russia nella Seconda Guerra Mondiale) e con una intensa attività di ricerca sulla 156a divisione di fanteria Vicenza;
FRANCESCO FAGNANI, Scrittore su temi storici, è vicepresidente dell’Associazione Culturale De Historia. Laureato in Storia con una tesi in Storia Contemporanea, è attivissimo in particolare relativamente a temi inerenti ai due conflitti mondiali ed alla tecnologia militare;
ci parleranno dei:
CADUTI GIULIANO – DALMATI NELLA CAMPAGNA DI RUSSIA.
DISPERSI DUE VOLTE: DALLA STORIA E DALLA PIETÀ
L’evento si inserisce in ordine alle cerimonie della “ Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”: istituita dalla legge 622/2022 per promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche e mostre fotografiche, che esaltino l’importanza della tradizione e dei valori etici di solidarietà e di partecipazione civile che incarna il Corpo degli Alpini.
Il 26 gennaio p.v. ricorre l’80° anniversario della sanguinosa battaglia di Nikolajewka, combattuta il 26 gennaio 1943, uno degli scontri più importanti durante il ripiegamento delle residue forze dell’Asse nella parte meridionale del fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale a seguito del crollo della linea sul Don dopo la grande offensiva dell’Armata Rossa iniziata il 12 gennaio 1943.
La battaglia di Nikolajewka, viene ricordata dalla storiografia militare per l’esempio di coraggio, di spirito di sacrificio e di alto senso del dovere offerto da tutti gli alpini coinvolti nel combattimento, senza distinzione di grado e di origine
Durante la spedizione in Russia, l’esercito italiano perse 100.000 uomini, dei quali 25.000 morirono negli scontri e nella successiva ritirata e 70.000 caddero prigionieri, soffrendo poi indicibili stenti nei campi di prigionia. 900 i soldati triestini, goriziani, istriani e dalmati caduti o dispersi in Russia, simbolicamente tutti ricordati in quel Cippo commemorativo del Parco della Rimembranza di Trieste, la cui posa avvenne il 21 giugno 1981, più di quaranta anni fa.
Letizia Svevo Fonda Savio, figlia dello scrittore Italo Svevo, dopo aver perso 3 figli in guerra dei quali due, Piero e Paolo, al fronte russo, dedicò parte della sua esistenza a cercare notizie dei figli dispersi e nel contempo ad aiutare le numerose famiglie che, come lei, cercavano informazioni dei propri congiunti. Proprio tra le carte del suo Archivio sono emerse schede, foto che le famiglie diffondevano nella disperata speranza di ritrovare il figlio, il marito, il padre, il fratello disperso dalla storia e dalla pietà.
Privati di un qualsiasi segno o gesto di memoria, 76 caduti nati nelle terre abbandonate dell’Istria e della Dalmazia, attendono ancora oggi una parola di pietas umana che ne riporti in vita almeno il ricordo
La videoconferenza sarà successivamente visibile sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.
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