L’Anvgd Bergamo alle cerimonie istituzionali dell’1 e 4 novembre

Si sono celebrate a Bergamo le Festività di Ognissanti e del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate dell’1 e del 4 novembre 2023. Ai due eventi, organizzati in sinergia tra il Sindaco Giorgio Gori e il Prefetto Giuseppe Forlenza, ha partecipato, con il Labaro storico, il Comitato Provinciale di Bergamo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con la Presidente Elena Depetroni, il Vicepresidente Edoardo Uratoriu e l’alfiere Francesco Porcelli.

All’interno della Chiesa di Ognissanti del Cimitero nel  presbiterio, cui si accede da quattro gradini in marmo nero, spiccano, lungo le pareti,  i mosaici del bergamasco Trento Longaretti eseguiti nel 1970. Le figure a grandi dimensioni di angeli e di santi  sono raffigurate in movimento processuale fino a raggiungere la parte centrale dell’abside dove è posto il ciborio dove la luce dorata diventa quasi accecante. Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore. I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione.

In questo solenne contesto S.E. il Vescovo Mons. Francesco Beschi ha celebrato la Santa Messa cui è seguita la Benedizione e deposizione della corona d’alloro presso il Campo dei Veterani e Reduci delle Patrie Battaglie  e gli Onori ai Caduti, benedizione e deposizione delle corone d’alloro presso il Mausoleo Ossario.

Il complesso monumentale del Cimitero di Bergamo, imponente e severo, è peraltro rimasto negli occhi di tutti gli italiani quando nel 2020 si è trasformato in un “tempio” di raccolta delle salme del Covid così numerose da non poter essere contenute.

Il 4 Novembre 1918, con la battaglia di Vittorio Veneto, terminava vittoriosamente la partecipazione dell’Italia alla Prima Guerra Mondiale. Il 4 novembre l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.

In questa data si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.

Per celebrare questa giornata di commemorazione in ricordo di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita a difesa della Patria, il Presidente della Provincia Pasquale Gandolfi , insieme al Sindaco  e al Prefetto di Bergamo hanno invitato la cittadinanza alla cerimonia iniziata alle ore 9 alla Rocca con la benedizione, gli onori ai Caduti e la deposizione delle corone d’alloro; alle ore 9.45 in Piazza Matteotti è seguita la deposizione delle corone d’alloro a Palazzo Frizzoni e al monumento ai Fratelli Calvi e alle ore 10 ,in Piazza Vittorio Veneto con gli onori ai Labari, ai Gonfaloni e alla Massima Autorità, la  lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e intervento del Sindaco.

«La ricorrenza del 4 novembre scandisce un momento importante e imprescindibile della nostra storia. La vittoria insieme agli Alleati contro gli Imperi Centrali, che poneva fine alla tragedia della Grande Guerra – ha ricordato Mattarella  – segnava anche l’approdo della nostra lotta risorgimentale iniziata decenni prima.  Un percorso lungo, sofferto, costato sacrifici, dolore, lutti. Costellato di eroismo, di speranze, di impegno per la libertà, di amore per la nostra Patria. È con questo spirito e con questa consapevolezza che oggi celebriamo la giornata dedicata all’Unità nazionale e alle nostre Forze Armate».

Anche il Comitato di Bergamo dell’ANVGD, in questa giornata, ha reso onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico.

 

 

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