Risposte rapide sul tema degli indennizzi e delle restituzioni dei beni abbandonati. Sono queste le richieste formulate ieri dal presidente dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota, all’indirizzo del Governo, in calce alla pubblica assemblea annuale dell’associazione, svoltasi con la partecipazione di circa 200 persone alla Stazione marittima. «Per quanto riguarda la restituzione dei beni abbandonati – dice Lacota – abbiamo già presentato al Governo un documento che individua con chiarezza la situazione di 1.411 entità, fra case e terreni, situati nella ex zona B, attualmente liberi in quanto di proprietà dello Stato croato, che potrebbero diventare subito oggetto di negoziato. Per quanto concerne gli indennizzi – prosegue – esiste una proposta che prevede l’emissione di obbligazioni ventennali da parte dello Stato italiano, di cui potrebbero essere destinatari gli esuli che aspettano da decenni e che potrebbero essere scontate negli istituti di credito. Su entrambi i fronti però il Governo latita ed è per questo motivo che intendiamo organizzare una protesta forte». Nel corso dell’assemblea è stato fatto accenno anche ad altri argomenti come la regolamentazione dei nomi italiani nelle anagrafi e dei cimiteri rimasti oltreconfine. (u. s.)
