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La Voce del Popolo – 260707 – Incendi in Dalmazia

SOLTA – Un altro devastante incendio divampato sull'isola di Solta (Šolta) ha reso necessaria l'evacuazione verso Spalato di abitanti e turisti dalla località di villeggiatura di Nečujam. In mattinata sull'isola probabilmente nessuno si immaginava una nuova emergenza dopo il terribile rogo di due giorni fa che già aveva lambito le case. Men che meno forse il ministro della Difesa Berislav Rončević giunto sul posto ieri mattina per visionare l'area interessata dall'incendio a Nečujam. Il rogo precedente, grazie agli sforzi profusi dai vigili del fuoco giunti da Spalato e all'appoggio aereo da parte dei Canadair, era stato messo completamente sotto controllo. Poi, nel pomeriggio, la brutta sorpresa: le fiamme hanno ripreso vigore cambiando direzione.
A detta di Rončević, nonostante il fatto che il numero degli incendi rispetto allo scorso anno abbia subito un notevole aumento, i danni sono minori grazie, tra l'altro, alla collaborazione tra il comandante generale dei vigili del fuoco della Croazia e il Ministero della Difesa. A nome del dicastero, il ministro si è appellato agli abitanti della Dalmazia perché prestino la massima attenzione nel corso della pulizia degli orti, rispettivamente quando bruciano le erbacce e la sterpaglia, (sono molti gli incendi dolvuti a disattenzione) nonché per il pieno rispetto delle indicazioni dei vigili del fuoco. "Sono giunto a Solta per dare il mio pieno appoggio a tutti coloro che partecipano allo spegnimento degli incendi, ai poliziotti e principalmente ai miei militari qui presenti", ha detto Rončević. "La collaborazione con la Comunità dei vigili del fuoco, rispettivamente con il comandante Mladen Jurin, negli ultimi tre anni e mezzo è ad alti livelli. Si agisce sempre con tempestività. Sta a Jurin decidere dove inviare i Canadair, gli elicotteri, i militari… Il nostro compito, invece, è quello di assicurare l'efficienza tecnica e di dare ai pompieri quello che chiedono. Posso affermare che abbiamo un eccellente sistema antincendio che è da esempio agli altri Paesi", ha detto Rončević.

Le mine un pericolo incombente

Intanto, nella mattinata di ieri, un nuovo incendio è scoppiato nella zona di Pločice, nel Raguseo. Le fiamme hanno intaccato boscaglia, macchia e bassa vegetazione. A combatterle, sul posto si trovano cinquanta pompieri, una quindicina di autopompe, due Canadair e un air-tractor.
È ancora sempre attivo l'incendio a Žitnić, nella Regione di Sebenico e di Knin. Nelle operazioni di spegnimento sono impegnati venti vigili del fuoco e sei automezzi. Le medesime procedono a rilento considerato che si tratta di una zona minata. A scopo precauzionale, è stata interdetta al traffico l'arteria Sebenico-Drniš.
Per quanto riguarda i focolai nella Regione di Spalato e della Dalmazia, precisamente quelli nelle zone di Muč, Korošce-Dugobabe, Rožice kuće e Gornje selo, va detto che sono tutti sotto controllo. Il forte vento di scirocco ostacola notevolmente le operazioni di spegnimento dell'incendio a Srednja Gora, nell'area di Udbina. Considerata l'intensità delle raffiche, non è stato possibile l'impiego di un aereo antincendio costretto a rimanere a terra all'aeroporto di Udbina. L'incendio in questione è scoppiato il 21 luglio scorso. Finora è stato distrutto un centinaio di ettari di erba e bassa vegetazione.

 

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