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La Voce del Popolo – 240907 – Il CRS tra i fondatori del Museo dell’Emigrazione a Roma

ROVIGNO – Durante la sua visita a Rovigno il viceministro Danieli ha invitato il Centro di Ricerche Storiche a diventare membro fondatore dell’associazione che si occuperà della realizzazione del Museo dell’emigrazione che dovrebbe sorgere nei prossimi anni nel Palazzo della Civiltà del Lavoro presso il quartiere EUR di Roma. Danieli ha spiegato che i fondi per questo museo sono già previsti nella prossima finanziaria e che il progetto vedrà coinvolte diverse fondazioni e associazioni italiane e sarà guidato da una commissione interdisciplinare dell'università la Sapienza di Roma. Il museo, il cui il nome non è ancora stato definito, conterrà una parte della discoteca di stato con i maggiori esponenti della musica italiana dell’ultimo secolo, le produzioni dell’Istituto luce, il museo del Made in Italy e circa 100 anni di emigrazione italiana. Il ruolo del CRS di Rovigno sarà quello di dare vita alla specificità delle terre istriane e all’importante testimonianza che portano con sé di una parte della storia italiana. Il museo dell’emigrazione vuole essere un progetto vivo, dove studiosi e ricercatori avranno a diposizione mezzi e strutture per creare un archivio di questo importante periodo storico guidati dal motto “Raccontare il passato vivendo il presente in modo positivo”. Nel 2008 per la ristrutturazione del Palazzo delle Civiltà del Lavoro sono previsti mezzi per 3,5 milioni di euro e ulteriori 3 milioni nel 2009 con l’intenzione di creare due sedi distaccate nella città di Napoli e Genova dove la maggior parte degli emigrati sono partiti alla ricerca di un futuro migliore. Il direttore del CRS Giovanni Radossi si è detto entusiasta della possibilità di partecipare a un progetto di questa portata che darà maggiore attenzione al ricchissimo archivio del Centro, punto di riferimento per ogni ricerca storica sulle terre istriane e sulla minoranza autoctona italiana, con un fondo che supera i 92 mila volumi, con la pubblicazione in 33 anni di attività di 208 pubblicazioni, con 14 impiegati in pianta stabile tra ricercatori e personale ausiliario e circa 70 collaboratori esterni provenienti da Croazia, Italia e Slovenia. (sp)

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