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La Venezia Giulia nei documenti dell’Archivio di Stato di Trieste

Come visse l’asburgica Trieste il periodo risorgimentale e quali le idee che permeavano la vita sociale, politica ed economica nel 1861, anno di nascita della nazione italiana? E ancora, come si sviluppò il secondo risorgimento giuliano che a Trieste potrà definirsi concluso solo dopo la metà degli anni ’50 del secolo scorso? Interrogativi storici di grande rilevanza questi che saranno al centro di una giornata di studi in programma giovedì 19 alle 16.30 nei saloni di rappresentanza della Prefettura di piazza Unità d’Italia.

 

L’occasione sarà la presentazione di due corposi volumi curati da Grazia Tatò, direttore degli Archivi di Stato di Trieste e Gorizia, che li illustrerà assieme a Raoul Pupo, docente dell’Università giuliana e a Roberto Spazzali, curatore delle note storiche e componente della Deputazione di Storia Patria del Friuli Venezia Giulia, associazione che ha editato gli stessi. “Trieste, Gorizia e l’Unità d’Italia” e “Gianni Bartoli e il suo tempo” sono i titoli delle opere che, oltre a presentare analisi storiche frutto di ricerche e studi approfonditi su un periodo complesso di circa un secolo, sono allo stesso tempo i cataloghi di due mostre allestite nelle prefetture di Trieste e Gorizia lo scorso anno in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia.

 

“Una straordinaria occasione, sottolinea Grazia Tatò, per pubblicare, riassunti in modo organico, documenti e immagini inediti, utili per una lettura diretta della storia. Materiali che sono conservati nei nostri Archivi di Stato.” Il primo volume evidenzia la sfasatura cronologica delle due città “straniere”rispetto al resto del Paese. Il periodo di riferimento va dal 1848 fino al 1925 a Trieste, Gorizia e nell’isontino. Il secondo volume presenta una delle figure più significative del Novecento triestino, sindaco dal 1949 al 1957, del quale analizza il percorso formativo e professionale, prima a Pola e poi a Trieste. Una sezione è dedicata all’impegno politico di Bartoli dal 1943 nella Democrazia Cristina e nei contesti filo-italiani della città. Aprirà l’incontro rivolto a tutta la cittadinanza il prefetto Alessandro Giacchetti. Margherita Reguitti.

 

(fonte “Il Piccolo” 18 aprile 2012)

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