La Provincia di Arezzo ha ricordato Anna Frank e Norma Cossetto

Il Presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, dichiara : «L’Amministrazione Provinciale di Arezzo, nell’ambito delle competenze sulle Pari Opportunità, si adopera per prevenire e contrastare la violenza di genere e sostenere le donne che la subiscono nelle sue diverse forme. Estirpare le radici della violenza di genere significa costruire una comunità più equa, più moderna e più civile. In questa ottica, diventa preziosa la sinergia con il mondo della scuola e con tutte le realtà educative che, fin dalla più tenera età assolvono ad una funzione fondamentale per promuovere e realizzare percorsi didattici volti a contrastare gli streotipi di genere che stanno alla base dei comportamenti violenti e discriminatori. Per questo motivo recependo l’indirizzo del Consiglio Provinciale, abbiamo dedicato il Foyer di ingresso alla Sala di Grandi intitolandolo ad Anna Frank e a Norma Cossetto, per valorizzare la memoria delle donne vittime di atroci violenze. Il fenomeno della violenza maschile contro le donne ha una matrice di carattere sociale e culturale, quindi è necessario ribadire una posizione chiara di condanna e un’assunzione di responsabilità sia da parte del mondo istituzionale che di quello della società civile. Il sostegno e la protezione delle donne e dei bambini/e che hanno vissuto o che vivono nella violenza in ambito domestico è individuato come una priorità e richiede un intervento coerente e costante che coinvolge tutti gli attori della comunità perché, come viene definita dagli organismi Internazionali, la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani fondamentali alla vita, alla sicurezza, alla dignità, all’integrità fisica e psichica e costituisce una minaccia alla salute ed un ostacolo al godimento del diritto a una cittadinanza sicura, libera e giusta».

La Consigliera Provinciale Cinzia Santoni rileva: «Lo scoprimento delle targhe in memoria di Anna Frank e Norma Cossetto avviene in un momento di grande rilevanza, sia per ricordare che spesso e volentieri le donne, insieme spesso ai loro figli sono le vittime quasi predestinate di qualsiasi combattimento, atto terroristico.
La nostra Provincia deve essere di esempio e fare da stimolo, per evitare femminicidi: in questi giorni si conta un’ulteriore vittima, Giulia, uccisa probabilmente per un concetto di possesso patriarcale nei confronti della donna. Voglio citare una frase di Anna Frank di 80 anni fa che purtroppo dimostra che in tutti questi anni e decenni non è molto cambiato, forse è cambiata la possibilità di fare denunce, ricordo che fino a pochi anni fa, qualche decennio fa era ancora consentito il delitto d’onore, cioè che un uomo potesse uccidere una donna solo perché aveva leso il suo onore. Quindi questo retaggio purtroppo continua. Cito Anna Frank: “Anche le donne dovrebbero essere rispettate! In generale, gli uomini sono molto stimati in ogni parte del mondo, quindi perché non dovrebbero esserlo anche le donne? Soldati ed eroi di guerra sono onorati e commemorati, agli esploratori è garantita fama imperitura, i martiri sono riveriti, ma quanti considerano anche le donne come combattenti? Le donne, che lottano e soffrono per assicurare la sopravvivenza della razza umana, sono soldati molto più forti e coraggiosi di tutti quegli eroi che lottano per la libertà messi insieme!” Questo dimostra che la sensibilità femminile e le problematiche sono purtroppo da decenni sempre le stesse e quanto mai attuali. E’ nostro dovere come istituzioni e come donne dare risalto a questa disparità, a queste violenze e più che altro dare una giusta educazione alle ragazze di non aver paura di denunciare».

La Consigliera di Parità della Provincia di Arezzo Gabriella Cecchi dichiara : «La violenza colpisce le donne anche sotto il profilo economico, dentro e fuori l’ambito familiare. Infatti, come dimostrano autorevoli e recenti indagini, i comportamenti discriminanti, vessatori, violenti, colpiscono soprattutto le donne in molteplici settori del mondo del lavoro. Dobbiamo diffondere e praticare, nel modo più ampio e incisivo, tutte le prassi e le tutele consentite dalle nostre leggi sia per prevenire sia per sconfiggere la violenza di genere, nei rapporti e nei luoghi di lavoro».

Fonte: Provincia di Arezzo – 21/11/2023

 

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