La mostra fotografica “Scatti rubati” al Circolo istriani, fiumani e dalmati di Torino

Nel novero dei numerosi eventi che il Circolo culturale Fiumani Istriani Dalmati organizza, sabato 2 dicembre 2023 è stata presentata ed esposta al nostro affezionato pubblico la mostra fotografica SCATTI RUBATI. L’esposizione, che come sottotitolo recita Il mondo al femminile, si compone di circa settanta scatti fotografici, realizzati in circa cinque anni di viaggi in diversi paesi del mondo, che ritraggono, raffigurano, raccontano e simboleggiano in una vetrina internazionale di volti, la donna nel suo ambiente, nella sua ricchezza non solo esteriore, ma  anche interiore, e perché no, non dimentichiamo la spiritualità. La mostra come racconta il suo realizzatore, Andor Brakus, non ha particolari caratteristiche tecniche fotografiche da esaltare, ma vuole trasmettere emozioni che, secondo la sua opinione, solo il mondo al femminile sa esprimere e comunicare.

All’inaugurazione c’è stata la gradita visita dell’assessore del Comune di Torino Paolo Chiavarino, amico di lunga data del Circolo Culturale e dei profughi giuliani, il quale ha intrattenuto il pubblico presente, ricordando con curiosi e simpatici aneddoti la sua lunga frequentazione con la nostra gente.

L’assessore Paolo Chiavarino e Andor Brakus

La cosa che mi preme maggiormente, è spiegare a chi legge, che il merito della presentazione e riuscita di questi eventi, è dovuta al lavoro  ed alla dedizione di poche persone, che con impegno altruistico e quasi maniacale, barattano il proprio tempo per sostenere e difendere quel barlume ancora vivo della propria cultura ed appartenenza ad un mondo che purtroppo, quasi in maniera spietata, insensibile ed inesorabile, diventa  sempre più evanescente. Dice un detto balcanico che la cosa più preziosa che una persona ti può regalare è il suo tempo. Queste persone hanno un nome,  e desidero citarne alcune, dai più vecchi non d’età ma d’appartenenza, Antonio Vatta, Egidio Rocchi, Ireneo Giorgini, Andor Brakus, Walter Knapic, Nello Belci, ed ancora i più giovani Giuliana Filippovich,  Ugo Hucovich, Dario Prodan e se dimentico qualcuno non s’offenda.

Volerio concluder queste righe scrivendo ne la mia lingua, e così aprofito de augurarve a tuti de non smeter de sognar, de resister a la banalità, a l’indiferenza, a tuto quel che xè de negativo ne la nostra epoca, non smetè de eser apasionadi, de insister per realizar i vostri sogni, inzombè de amor el vostro cuor, insegnemo ai nostri nipoti i nostri dialeti, non dimentichemo che la diversità xè richeza, non trascurè el picolo che xè dentro de noi, dovemo eser fieri de noi stesi e in particolar felici.

Questi xè i mii sinceri auguri de Natal ( San Nicolò ) e Bon Ano Novo, un abrazo e un strucon a tuti.

Andor Brakus

 

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