Organizzata nell’ambito del progetto “Incontri. Territori senza più confini” – curato da Renzo Grigolon e Marianna Jelicich Buić– la mostra è costruita sul tema “partire o rimanere”, per raccontare la memoria, le proprie origini. Fulvia Zudič (nata a Capodistria e “rimasta” a vivere tra Pirano e Sicciole) con le sue architetture antropomorfe – afferma Francesca Martinelli – protegge la sua terra come una grande madre del passato, mentre Livio Zoppolato (originario di Buie d’Istria, da cui è partito giovanissimo per Trieste, dove ancora vive), con i suoi muri parlanti testimonia in modo vivido e urlante l’abbandono, dando voce al silenzio.
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