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La Dieta boccia la macroregione: «Umilia l’Istria» – 14ott13

Ancora una volta la Dita democratica istriana dice fermamente “no” alla proposta della nuova ripartizione territoriale-amministrativa della Croazia nella quale l’Istria perde lo status di regione e viene accorpata alla macroregione del Nord Adriatico assieme a Fiume, al Quarnero, alla Lika e a Segna.

L’atteggiamento del partito è stato ribadito ieri in una conferenza stampa dal vicepresidente Boris Miletic e da Valter Flego, membro della presidenza e anche presidente della Regione. «Sicuramente non ce ne stiamo con le mani in mano in attesa dei prossimi sviluppi», hanno detto, annunciando la convocazione di una seduta sul tema dell’assemblea regionale.

Ma non solo. «Abbiamo già inviato delle lettere al presidente della Repubblica Ivo Josipovic e al premier Zoran Milanovic – hanno aggiunto – nelle quali si esprime malcontento, rabbia e amarezza per la proposta giudicata penalizzante per le specificità e l’identità dell’Istria». E ovviamente chiedono un incontro urgente a Zagabria.

«I cittadini dell’Istria – ha poi affermato Miletic – hanno accolto con profonda apprensione e preoccupazione la proposta della nuova mappa amministrativa del paese, poichè si sentono non solo penalizzati ma anche offesi nella loro dignità di istriani».

A questo punto la cosa migliore da fare, secondo Miletic, è sedersi attorno a un tavolo e dialogare su una questione sicuramente al di sopra della politica. Aprendo una parentesi, va ricordato che tutti gli schieramenti in Istria, incluse le “succursali” dei maggiori partiti, sono contrari ai nuovi venti che soffiano da qualche tempo.

Miletic ha ricordato che proprio il decentramento e il rafforzamento del regionalismo sono stati la condizione per l’adesione della Dieta democratica istriana alla coalizione di centrosinistra Kukuriku, che ha vinto le elezioni politiche del 2011. Miletic ha aggiunto una frase che ha il sapore di velato ricatto. Ossia, l’Istria è tra le regioni più sviluppate del paese, il suo contributo alle entrate del bilancio dello stato è enorme, per cui i suoi abitanti hanno il sacrosanto diritto di ricevere i servizi dello stato nella terra in cui vivono, senza doversi recare a Fiume, Delnice o a Segna.

p.r. / www.ilpiccolo.it 10 ottobre 2013

 

 

 

Valter Flego, presidente della Regione Istriana

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