News_IrciUE

La Croazia nella UE e il ruolo dell’IRCI – 11gen13

Approssimandosi l’entrata nell’Ue della Croazia ci si chiede quale atteggiamento debba adottare l’Italia, ed in modo particolare la Regione Friuli Venezia Giulia, nei confronti dei cittadini croati dell’Adriatico orientale, ed in primis di quelli di lingua e cultura italiana colà residenti, nella consapevolezza che nel prossimo futuro quest’area riacquisterà una posizione centrale nella politica adriatica.

 

L’afflusso oramai prossimo di ingenti risorse comunitarie consentirà la presentazione di numerosi progetti di cooperazione transfrontaliera in importanti settori quali l’economia (ed in questo ambito, particolarmente la portualità ed il turismo), la cultura e l’ambiente; ricordiamo che qui non si tratta di una questione municipalistica triestina: le opportunità riguarderanno tutta la regione oltre, naturalmente, al vicino Veneto.

 

Per la prima volta non ci si riferirà ad un aspetto politico marginale, di interesse esclusivo del popolo dell’esodo o dei cosiddetti “rimasti”, ma di una questione che concerne la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Italia riguardando il futuro di quest’area. Alla luce di quanto sopra considerato si può notare anche il mutato atteggiamento delle Associazioni degli esuli (se non di tutte, comunque della maggioranza delle stesse): sempre più emerge la volontà di essere parte attiva nella costruzione della nuova realtà adriatica; del pari, è sempre più manifesta la volontà delle popolazioni di lingua e cultura italiana dell’Adriatico orientale di intensificare i rapporti (in qualche caso addirittura di riallacciarli…) con le istituzioni e le organizzazioni della società civile della nazione madre: esigenza ancor più sentita oggi alla luce della diminuzione del numero dei nostri connazionali in Croazia, come emerso dal recente censimento colà tenutosi.

 

Auspico, pertanto, che tutti gli italiani delle due sponde dell’Adriatico utilizzino proficuamente il 2013 mediante l’instaurazione di una fitta rete di rapporti di partenariato i quali possano consentire di avviare la progettualità comune già dall’inizio della prossima programmazione comunitaria (2014). L’Irci si mette sin d’ora a disposizione per fornire un contributo attivo a questo processo partenariale .

 

Giorgio Tessarolo

componente del collegio di consulenza

della Presidenza Irci

“Il Piccolo”  10 gennaio 2013

 

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.