(ANSA) – BELGRADO, 18 GEN – Il neoeletto presidente della Croazia, Ivo Josipovic, intende proporre alla Serbia che i due Paesi rinuncino entrambi alle rispettive denunce reciproche di genocidio presentate alla Corte internazionale di Giustizia (Cig) dell'Aja. In interviste al quotidiano belgradese Blic e all'agenzia di stampa serba Beta, Josipovic ha detto di volerne parlare con il presidente serbo, Boris Tadic, durante il loro primo incontro. ''I ricorsi presentati alla Corte internazionale di giustizia dalla Croazia contro la Serbia e dalla Serbia contro la Croazia non contribuiscono in nessun modo a migliorare i rapporti tra i nostri due Paesi. Per questo e' meglio risolvere il problema senza il ricorso alla Corte'', ha detto Josipovic nell' intervista a Blic. ''In occasione del mio insediamento (il 18 febbraio, ndr) proporro' al presidente Tadic di risolvere i problemi in modo da rendere non piu' necessari i ricorsi'' alla Corte di giustizia, ha aggiunto Josipovic. ''Il ricorso alla Corte non e' il nostro primo obiettivo – ha sottolineato il presidente croato alla Beta. E non vi e' alcuna ragione per sprecare decine di anni e enormi somme di denaro per i procedimenti giudiziari, quando e' possibile invece raggiungere un accordo''. Belgrado e Zagabria cercano a fatica di normalizzare definitivamente i rapporti dopo le lacerazioni della guerra del 1991-1995. Nel 1999 la Croazia presento' alla Corte internazionale di giustzia una denuncia per genocidio e pulizia etnica nella guerra che causo' circa 20 mila morti. Di recente anche la Serbia ha presentato alla Corte una denuncia analoga contro la Croazia. La presenza di Tadic alla cerimonia di insediamento di Josipovic, il 18 febbraio a Zagabria, e' tuttavia in dubbio. Il presidente serbo ha infatti detto che non ci andra' se ad essa sara' presente anche Fatmir Sejdiu, presidente del Kosovo, di cui la serbia non riconosce l'indipendenza. La Croazia invece l'ha riconosciuta, cosa che ha appesantito ulteriormente il clima politico fra Belgrado e Zagabria. (ANSA).
