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Ipotesi di soluzione per i problemi degli Esuli (CDM 14 ott)

Prosegue a Roma il dialogo tra Governo-Esuli al tavolo tecnico permanente con la volontà di risolvere i grandi nodi di sempre. Nell’incontro di ieri è stato affrontato il problema di indennizzi e restituzione dei beni abbandonati.

Ne da notizia il Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli, Renzo Codarin, che ha incontrato al Ministero i sottosegretari Mantica e Menia accompagnati a loro volta da alti funzionari e responsabili degli uffici appositi che si stanno occupando della materia. Con Codarin anche i massimi esponenti delle Associazioni che fanno parte della Federazione, oltre a quelli che non ne sono compresi.

Si è trattato di un incontro tecnico durante il quale in modo franco ed aperto è stata data relazione sulla situazione degli indennizzi, le domande sono state in gran parte evase mentre si attende di terminare l’iter entro la prima parte del 2010 in modo da chiudere il processo avviato con legge 137/2001.

In vista di questo traguardo, il Governo, ha voluto sottoporre alle parti una serie di ipotesi di riflessione su una soluzione definitiva dei due nodi considerati centrali – come ribadito con forza dal Presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane, Lorenzo Rovis – nella realtà associativa, e non, del mondo degli esuli che attende una risposta concreta da troppi anni. Ora si tratta di vagliare entro il prossimo incontro che si dovrebbe svolgere a breve, le ipotesi di percorribilità di quanto proposto, in modo da addivenire ad un sistema finalmente adeguato alle richieste degli aventi diritto. Seguiranno per tanto, nei prossimi giorni, incontri e dibattiti a livello locale per stabile una rotta che possa essere plausibile per lo Stato – in grado per tanto di procedere alla chiusura di un lungo contenzioso – e per gli esuli che attendono da anni una risposta definitiva.

 

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