Intitolato a Bologna un giardino al medico fiumano Carlo Descovich

Lo scorso 15 febbraio è stato presentato alla cittadinanza il Giardino dedicato al prof. dr. Carlo Descovich, esule fiumano che ha trovato a Bologna il luogo dove affermarsi nella professione di medico. Presenti l’assessore Simone Borsari, la presidente del Quartiere S. Stefano Maria Rosa Amorevole, Chiara Sirk (Presidente del Comitato Provinciale di Bologna dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e Marino Segnan, già presidente dell’Anvgd Bologna) nonchè ideatore e promotore nel 2017 insieme al CONI e alla famiglia Descovich del convegno “Carlo Descovich: l’uomo, lo sportivo, il medico”.

Presenti anche un rappresentante dell’Associazione Nazionale Alpini, diversi consiglieri del comitato provinciale Anvgd, il figlio e la figlia del dottor Descovich, nipoti e parenti. Si è trattato di una bellissima cerimonia che  ha consacrato un angolo di verde e di pace in via Codivilla ad un medico insigne che fu anche tra i fondatori dell’ISEF.

Carlo Descovich nacque a Weinberge (nei pressi di Praga) il 28 giugno del 1908, da madre praghese, Sdenka Truxa, e da padre, Gustavo Descovich, italiano di Fiume. Dopo aver trascorso la fanciullezza e l’adolescenza nella città di Fiume, si trasferisce a Graz e inizia gli studi di medicina presso la prestigiosa università della città, ove la sua famiglia possiede una casa per la villeggiatura. Successivamente, a seguito della disposizione del Governo italiano di rimpatriare gli studenti italiani all’estero, Descovich prosegue gli studi a Bologna, nel cui ateneo consegue, il 4 luglio 1932, la laurea a pieni voti.
Negli anni successivi alla laurea si aggiungono tre diplomi di specializzazione: in Tisiologia, nel 1936, Università di Padova; in Puericultura ed Igiene Infantile, nel 1937, e, nel 1938, in Clinica Pediatrica, Università di Bologna.
Terminati gli studi, si ricongiunge alla sua famiglia a Fiume, dove comincia ad esercitare la professione di pediatra e dove assume ben presto la direzione di un Istituto per l’Infanzia, il Preventorio Villa Italia, mantenendo tale incarico fino all’agosto 1946. Nel frattempo svolge, a seguito del suo passato sportivo come canottiere, le funzioni di ultimo presidente del C.O.N.I. di Fiume italiana e di presidente dell’U.S. Fiumana. Durante il secondo conflitto mondiale diviene maggiore-medico ed è successivamente decorato con tre Croci al Merito di Guerra.
Costretto nel 1946 a lasciare Fiume come esule si trasferisce definitivamente a Bologna, da lui scelta come città di adozione, continuando qui la sua opera di pediatra, sia come libero professionista, sia come appartenente all’Istituto Provinciale per l’Infanzia e Maternità, del quale svolge la funzione di primario pediatra dal settembre 1946 al febbraio 1963, e del quale più tardi diviene direttore.
Insieme al Comune di Dozza l’Anvgd Bologna ha costruito un percorso condiviso sul Giorno del Ricordo 2023. Segnaliamo due iniziative in particolare: la mostra “Fiume, Istria e Dalmazia: storia, cultura, civiltà” che trova sede nella bellissima Rocca, inaugurata venerdì 17 febbraio ed allestita fino al 4 marzo, e l’incontro con gli studenti di alcune classi della scuola media A. Moro e aperto alla cittadinanza nella sala mensa ‘piccola’ delle scuole Pulicari di Toscanella. Il cav. Marino Segnan, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato di Bologna, ha tenuto una conferenza su “Storia e testimonianza delle vicende dell’Adriatico orientale e dell’esodo”.  L’Anvgd Bologna ringrazia in modo particolare il vicesindaco del Comune di Dozza Giuseppe Moscatello, la Fondazione Dozza Città d’arte e l’Istituto comprensivo Dozza – Castel-Guelfo.
Sabato 18 febbraio in mattinata si sono svolte una cerimonia all’ex villaggio giuliano-dalmata in via Beroaldo ed un’altra al Giardino Norma Cossetto alla presenza della presidente del quartiere San Donato San Vitale Adriana Locascio e della presidente dell’Anvgd Bologna Chiara Sirk. Al pomeriggio nella Biblioteca di Pieve di Cento ha invece avuto luogo “Essere ricordo”, una proposta originale di letture e testimonianze sui temi dell’esodo e della storia di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.
Verrà, infine, inaugurata sabato 25 febbraio alle ore 15:00 presso la Sala Manica lunga di Palazzo D’Accursio (sede del Comune di Bologna, che patrocina l’evento) in Piazza Maggiore 6 la mostra documentaristica a cura di Tiziano Bellini (Delegato Anvgd di Cremona) “Il grande esodo da Fiume”. La mostra, organizzata in collaborazione con la Società di Studi Fiumani e con l’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, rimarrà allestita fino a mercoledì 8 marzo e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00.
La targa all’ex villaggio giuliano-dalmata di Bologna
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