ROMA – “Riprendere subito le fila del dialogo con il Governo e le istituzioni per i problemi ancora irrisolti dei profughi giuliano-dalmati”.
Questa la richiesta avanzata dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli al nuovo Governo con la lettera indirizzata dal presidente Renzo Codarin e dal vice presidente Lucio Toth al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al sottosegretario Gianni Letta e ai ministri Tremonti per l'Economia (indennizzi dei “beni abbandonati”) Maroni per l'Interno (anagrafe), Bondi per i Beni e le Attività Culturali (Legge 193/2004 per le associazioni degli esuli), Vito per i Rapporti con il Parlamento.
Ai ministri La Russa (Difesa) e Meloni (Politiche Giovanili), “che ben conoscono la realtà dell'associazionismo giuliano-dalmata”, la presidenza della Federazione ha rivolto l'invito “a rendersi parte attiva nei contatti con gli interlocutori di Governo”.
Codarin e Toth hanno dunque chiesto “il ripristino del Tavolo di coordinamento Governo-Federazione già istituito in precedenza, per affrontare in una visione globale e organica le questioni più pressanti riassunte negli “otto punti” definiti lo scorso marzo”.
Una lettera è stata inviata anche al segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, “prendendo atto con favore della costituzione del governo-ombra che renderà più agevoli e trasparenti i rapporti con il maggior partito di opposizione”. (Inform)