Nel ciclo di incontri che si svolgono a cadenza settimanale presso la sede del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in via Duccio da Boninsegna 23, venerdì 17 maggio alle ore 17:00 si parlerà di una questione di attualità.
«Questa settimana affronteremo la complessa e drammatica situazione creatasi nella striscia di Gaza – spiega Claudio Giraldi, Presidente dell’ANVGD Milano – Ripercorreremo la storia di quella terra chiamata Palestina/Israele che per molti versi ha parecchie assonanze con le nostre drammatiche vicende»
In effetti la diplomazia della Triplice Intesa durante la Prima Guerra Mondiale con il Patto di Londra promise compensi territoriali all’Italia nell’Adriatico orientale che poi furono ridimensionati, mentre allo scopo di destabilizzare l’Impero Ottomano si prometteva agli arabi la nascita di uno Stato nazionale (e ne scaturirono le rivolte guidate dal celebre “Lawrence d’Arabia”) che avrebbe compreso anche quelle terre che erano state promesse al movimento sionista per costituire un “focolare ebraico”.
Nel secondo dopoguerra, invece, tra le aree di difficile riorganizzazione geopolitica figuravano da una parte la Venezia Giulia (dovendo le potenze occidentali destreggiarsi tra l’Italia cobelligerante e poi alleato atlantico e la Jugoslavia protetta da Stalin e poi interlocutore privilegiato nella Guerra Fredda) e la ex Palestina mandataria, che avrebbe dovuto essere riorganizzata in maniera da comprendere uno Stato ebraico ed uno palestinese. La deterrenza tra le Grandi potenze portò a soluzioni diplomatiche la questione del confine orientale italiano, mentre nello scacchiere medio-orientale gli opposti nazionalismi dettero vita ad una conflittualità che visse i suoi momenti più drammatici nei conflitti arabo-israeliani e nelle rivolte palestinesi. [LS]
